28 novembre 2008

Eusebio Leal e l'Oficina del Historiador

di Stefano Pasqualon

Spesso nel nostro blog abbiamo nominato, e giustamente elogiato, un'istituzione simbolo dell'Avana: la Oficina del Historiador de la Ciudad de La Habana. Come spiegano molto bene gli ultimi post del nostro amico Marco Cubanite, l'Ufficio dello Storico è il motore di numerosissime iniziative che si svolgono all'Avana. Lo potremmo definire una Super-Sovrintendenza, con una struttura che si è posta questi obbiettivi:

- Salvaguardare l'identità nazionale partendo dalla ricerca, promozione e sviluppo della cultura.
- Proteggere il patrimonio ereditato, riabilitando il territorio mediante un Piano Speciale di Sviluppo Integrale continuo e con forza legale. Questo Piano è concepito come una carta di navigazione, una somma di gestione partecipativa e di strumenti di pianificazione, per rendere efficiente la conduzione del processo nella sua completezza.
- Evitare di trasferire la popolazione locale, proteggendola dall'impatto della terziarizzazione, stabilendo un'adeguata densità e qualità della vita.
- Dotare il territorio di un'infrastruttura tecnica e di servizi base che assicurino il suo funzionamento secondo le necessità contemporanee.
- Ottenere uno sviluppo integrale autofinanziato che renda recuperabile e produttivo l'investimento nel patrimonio.

E diciamo niente!

La Oficina, che con il Decreto Legge del 1994 è stata dotata di poteri speciali, opera soprattutto nel Comune dell’Avana Vecchia, uno dei meno estesi della Città dell’Avana. Questo Municipio possiede un’area di 4.36 Km² e 96.480 abitanti, con una densità di popolazione pari a 22.128 abitanti/km², una delle più alte del paese. Al suo interno si trova il Centro Storico dell’Avana, dichiarato nel 1978 Monumento Nazionale e nel 1982, dall’UNESCO, Patrimonio Culturale dell’Umanità. Comprende approssimativamente la metà del territorio, con un’area di 2,14 Km² ed una popolazione di 66.742 abitanti.
L’Ufficio dello Storico della Città dell’Avana è stato fondato l'11 giugno 1938 mentre era sindaco Antonio Beruff Mendieta che nominò come responsabile il noto avvocato, scrittore e giornalista Emilio Roig de Leuchsenring (1938-1964). Dalla sua creazione fino al 1947, la sede degli uffici dello storico sono rimasti nel Palazzo Municipale, l'attuale Museo della Città, per essere poi trasferiti nel Palacio de Lombillo, vicino alla piazza della Cattedrale.
L'incremento dell'attività di questa istituzione è stata soprattutto incentivata da alcune decisioni di vitale importanza. Nel 1978, lo Stato dichiarò il centro storico Monumento Nazionale e nel 1981 dispose per il territorio risorse finanziarie centralizzate, previste dal piano quinquennale dell’economia nazionale; questa congiuntura permise che nel 1982 lo stesso fosse riconosciuto, insieme al sistema delle fortificazioni, Patrimonio Culturale dell’Umanità. Con il Decreto Legge del 1994 la Oficina è stata dotata infine di poteri speciali.
Il merito maggiore è stato infatti quello di prendere una decisione di vitale importanza per la continuità del lavoro di recupero: non trasferire le sole risorse finanziare, ma dotare l’Ufficio di strumenti giuridici e finanziari per garantire uno sviluppo sociale ed economicamente sostenibile. La riabilitazione, da attività sovvenzionata dallo Stato centrale, si è così trasformata in un processo redditizio, che cura non solo l'aspetto economico e di recupero del patrimonio culturale, ma anche quelli legati alla salute, l'educazione, la formazione tecnico-professionale, le attività sportive e l'ambiente.
È un processo sicuramente ancora in evoluzione, ma è evidente che si è lavorato molto e la strada per il recupero è stata intrapresa, tant'è vero che la Oficina si sta interessando a progetti ben al di là dei cannoni interrati che delimitano il centro storico; pensiamo per esempio ai lavori di ristrutturazione della famosa Casa Verde di Quinta Avenida, quella subito dopo il tunnel, nei pressi della nostra Ambasciata.
Per ultimo, ma sicuramente non ultimo, segnaliamo ancora una volta il Dottor Eusebio Leal Spengler, nato all'Avana l'11 settembre 1942, l'attuale historiador, che possiede un curriculum vitae così importante per cui vi devo rimandare al sito ufficiale www.habananuestra.cu
: ci vogliono due post solo a trascriverlo...

27 novembre 2008

Le fontane dell’Avana

Dopo una lunga pausa, eccoci nuovamente a parlare dell’Avana e della sua storia, con una passeggiata tra le più note e belle fontane della capitale di tutti i cubani.

Cominciamo dall’Avana Vecchia e dalla più antica di tutte, la Fontana dei Leoni, in Piazza San Francesco d’Assisi, su cui affaccia l’omonimo convento. La fontana, opera dello scultore genovese Giuseppe Gaggini, arrivò a Cuba dall’Italia nel 1836. Il gruppo scultorico, in marmo bianco di Carrara, raffigura una colonna striata che sorregge una vasca superiore e quattro leoni che sormontano la vasca esagonale inferiore.

L’anno successivo arrivò all’Avana, ancora una volta dall’Italia e sempre opera dello stesso artista, la Fuente de Indias. La scultura, ancora una volta in marmo d Carrara, è ubicata in prossimità del Capitolio e rappresenta una donna, col capo ornato di piume e seduta su un trono sorretto da quattro defini, che sostiene lo stemma della città e una cornucopia traboccante di fiori. E' conosciuta anche come la "Noble Habana".

Nel 1839 arrivò dall’Italia, commissionata dal Capitano Generale Miguel de Tacon, la Fuente de Neptuno, destinata a rifornire d’acqua le piccole imbarcazioni della baia avanera. In un primo momento era posizionata in Avenida del Puerto, poi in calle O’Reilly, in calle Neptuno (a cui diede il nome), in un parco del Vedado ed ora nuovamente in Avenida del Puerto. La scultura neoclassica, in marmo bianco, rappresenta un pensieroso dio dei mari con il tradizionale tridente ed alle spalle una coppia di delfini.

Quella che invece ammiriamo oggi in Plaza Vieja, delimitata dalle strade San Ignacio, Muralla, Mercaderes e Teniente Rey, è una riproduzione dell’originale, progettata all'inzio del XVIII secolo dall’italiano Giorgio Massari. La nuova fontana, anche se rispetta le forme e le dimensioni dell’originale, riprese da una vecchia incisione dell’epoca, è stata scolpita in marmo di Carrara, nell’ambito del programma di ristrutturazione e riqualificazione dell’Avana Vecchia, guidato magistralmente da Eusebio Leal.

Nella piazzetta di fronte al ristorante Floridita, tra le strade Monserrate, Obispo, Bernaza e O'Reilly, troviamo il monumento-fontana dedicato a Don Francisco de Albear, progettista dell’omonimo acquedotto. Fu inaugurata nel 1895, ad 8 anni dalla morte di Albear.

Nel 1924 fu costruita nella 5ta Avenida di Miramar, all'uscita del tunnel, l’attrattiva Fontana delle Americhe, disegnata dal grande architetto statunitense George H. Duncan.

La moderna Fontana della Gioventù, che vediamo al Vedado tra Paseo e Malecon, è stata costruita invece nel 1978, in occasione del IX Festival della Gioventù e degli Studenti, che si svolse all’Avana.

Chiudiamo questo viaggio tra le fontane dell’Avana con la Fonte Luminosa. Sobria e semplice, fu costruita durante il governo autentico di Ramon Grau San Martin (1944-48) e doveva il suo fascino al fatto di essere illuminata da luci colorate. Si trova all’incrocio tra 26 e l’Avenida Indipendencia (Boyeros), di fronte la Ciudad Deportiva. Vi aggiungo, al riguardo, un aneddoto di colore, durante gli anni dell’autenticismo, la fontana – anche se ne ignoro il motivo – fu ribattezzata popolarmente il “bidet di Paulina”, con riferimento alla first lady Paulina Alsina, cognata di Grau.

24 novembre 2008

Il video di Gustav all'Avana

Provo a postare un video dello scorso agosto (che solo in questi giorni sono riuscito a "compattare"), registrato poche ore prima del passaggio dell'uragano Gustav sull'occidente dell'isola di Cuba. Sono pochi secondi registrati fuori casa mia, ma credo rendano bene l'idea della potenza devastatrice di un uragano, che se ben ricordo era categoria 3. Aspetto commenti.

20 novembre 2008

Continua il "freddo" all'Avana

L'ondata di freddo, di cui vi parlavo nel precedente post, continua ad interessare l'Avana. Il cielo, da due giorni ormai, non ha più nulla di caraibico ma molto di grigio Londra: il sole è praticamente assente. Il fastidioso vento di ieri, che faceva percepire una temperatura più bassa dell'effettiva, ha lasciato il posto oggi ad un incessante pioggerellina, che da questa mattina cade sull'Avana.
I pronostici dell'Istituto Cubano di Meteorologia, per i prossimi giorni, prevedono per la capitale piogge e temerature minine comprese sempre tra i 17 ed i 20 gradi. Insomma il freddo continua...
Lo so che è non nulla rispetto alle bassissime temperature che in questi giorni si registrano in tutta l'Italia, dove nella mia amata provincia di Salerno - udite, udite - domenica il termometro dovrebbe scandere a 0 gradi, o ancora peggio per il buon Stefano, ancora per poco a Bolzano, che sabato dovrà affrontare -6 gradi!
Solo a scrivere queste temperature sento freddo e non mi lamento ma, credetemi, è difficile abituarsi ad immagini come quella della foto, ovvero vedere gli avaneri passeggiare per strada frettolosi e ben coperti... o ascoltarli esclamare "que frio!" invece di "que calor", ma si sa, qui il freddo, anche in inverno, è solo passeggero e presto ritornerà il sole!

17 novembre 2008

L'Avana ha compiuto 489 anni!

L'Avana, fondata ufficialmente il 16 novembre 1519 con il nome di Villa de San Cristóbal de La Habana, ha compiuto ieri la veneranda età di 489 anni!
L'Anniversario è stato celebrato, la notte tra il 15 ed il 16, con una manifestazione al Templete - dove 489 anni fa, sotto l'albero di Ceiba, fu celebrata la prima messa e scelto il primo "cabildo" - e con uno spettacolo in Plaza Vieja.
Sempre ieri, è entrato il secondo "frente frio" della stagione. Il cielo oggi è grigio opaco, pioviggina a tratti e le temperature sono diminuite notevolmente ed oscilleranno, almeno fino a venerdì, secondo le previsioni dell'Istituto Nazionale di Meteorologia, tra i 17 ed i 24 gradi.

13 novembre 2008

Di nuovo all'Avana

Finite le meritate e brevi vacanze italiane, con moglie e pupo, sono nuovamente all’Avana.
Il volo con Iberia (Napoli-Madrid-L’Avana) è stato comodo è puntuale, oltre a consentire 43kg d’equipaggio per ogni passeggero…
Martedì, alle 20.40, con ben venti minuti d’anticipo, siamo atterrati all’aeroporto Josè Martí! Una lunga coda alla dogana ed un rigoroso controllo bagagli, ci hanno trattenuto in aeroporto fino alle 22.30, con Giovannino che, stanco ed affamato, ha cominciato a protestare.

Ad aspettarci Marco Cubanite che, offertosi volontario, è venuto a prenderci. Nel bel mezzo di un nubifragio, siamo arrivati a casa ed abbiamo scaricato le numerose valigie: io e Marco, alla fine dell’operazione – come già scritto sul suo blog – eravamo letteralmente “bagnati fradici”.
Nei prossimi giorni, dovrebbe rientrare anche Stefano, mentre io oggi ho ripreso a lavorare.
All’aeroporto di Napoli Capodichino, mentre fumavo l'ultima sigaretta in attesa del volo per Madrid, ho conosciuto casualmente Bruno, un simpatico lettore del nostro blog, ovviamente amante di Cuba.

07 novembre 2008

Ancora pochi giorni

Le mie vacanze italiane, ormai, sono quasi finite. Tra pochi giorni, con mia moglie e Giovannino diremo arrivederci all'Italia per fare ritorno all'Avana, con non poca nostalgia. Dovrà trascorrere un nuovo lungo anno anno per rivedere vecchi amici e parenti.
Dopo un "tour de force" di visite e preparativi per il battesimo di Giovannino, gli ultimi giorni saranno dedicati esclusivamente allo "shopping": Parmigiano, Nutella, colatura di alici ed altre ghiottonerie, oltre ad alcune cose per la casa.
Purtroppo il tempo da dedicare al blog, contro ogni mia attesa, nonostante i diversi post già in cantiere, è stato veramente poco... con il giusto rimprovero di Stefano... chiedo venia e prometto un rinnovato impegno una volta all'Avana.