24 dicembre 2008

Buon Natale dall'Avana

Cari amici, la cena della Vigilia di Natale, o della Nochebuena, ormai è vicina, anzi, molti di voi a quest’ora saranno già seduti a tavoli o, magari, avranno già terminato.

La cucina tradizionale cubana (come vi dicevo in un vecchio post è un incontro di sapori e culture) prevede per l’occasione, con non molta differenza dal menù del veglione e da quello di tutti i giorni, le seguenti pietanze: congrí o arroz moro (il primo con fagioli nero ed il secondo con fagioli “colorados”), lechón asado a la criolla, platanos a puñetazos o tostones, yuca con mojo e buñelos de la Navidad. Chi vuole, può trovare tutte queste ricette, e molte altre ancora, sul blog "Recetas de la abula" di Mayra Gómez Fariñas, proprietaria e cuoca della paladar "Bodeguita Criolla" nella regione centrale di Cuba, collaboratrice della rivista "Sol y Son" della Cubana de Aviacion ed autrice di un libro di cucina appena pubblicato.
Personalmente, preferisco rimanere fedele alla tradizione italiana e meglio ancora campana. Menù ovviamente di "magro" per la cena della vigilia. Tra poco, infatti, mi metterò ai fornelli, per preparare: linguine con le vongole, baccalà fritto e all’insalata e frittura di “simil-paranza” (con quello che potuto reperire, calamari, gamberi e pesciolini vari). Lo so, mancano gli struffoli, i roccocò, i mustaccioli ed i susamielli - tipici dolci natalizi della Campania - ma dalla vita non si può avere tutto.
Domani, essendo categoricamente impossibile preparare qui all’Avana una “minestra maritata”, lasceremo un po’ più di spazio alla cucina cubana con il maiale al forno.

Indiscrezioni mi confermano che anche a casa Pasqualon si farà lo stesso: oggi cucina italiana e domani cubana.
Il dovere mi chiama, scappo a casa, lasciandovi i migliori auguri, miei e di Stefano, di un felice Santo Natale.

23 dicembre 2008

Il teatro Mella

di Stefano Pasqualon

Sabato scorso sono andato con mia moglie al balletto. Quando possiamo, non perdiamo l'occasione. Normalmente gli spettacoli sono di ottimo livello, sia per la qualità delle scenografie che per la bravura delle compagnie. Lo consiglio quindi a chi ne è appassionato, ma anche a coloro che vogliono conoscere un aspetto differente di questa città. Siccome l'ambiente è molto “informal”, grazie anche al prezzo dell'entrata rimasto invariato da oltre 50 anni (5 Pesos MN), in alcuni teatri troverete persone vestite decisamente casual, mangiando rosita de maís o maní (popcorn o bagigi), ed altre in giacca e cravatta. Un alternativa è la guayabera, la classica camicia cubana, che si porta fuori dai pantaloni. E’ consigliabile una via di mezzo: per gli uomini camicia, anche a maniche corte, pantaloni un po' eleganti e magari una giacca di lino o cotone leggero; per le signore un vestito leggero con uno scialle per ripararsi dall'eventuale, e temibile, aria condizionata.
Dopo questo inciso, torniamo allo spettacolo di sabato, rappresentato dalla compagnia Pro Danza, guidata da Laura Alonso, figlia della prima ballerina assoluta Alicia, una leggenda del balletto mondiale. I giovani e giovanissimi artisti hanno fatto il loro dovere ed i novanta minuti in due atti dello Schiaccianoci, la classica opera in clima natalizio di Čaikovskij, sono letteralmente volati.

Nell'intervallo della rappresentazione mi sono guardato bene il teatro. Si Tratta del “Mella”, che si trova in calle Linea n. 657, tra A e B, nel Vedado. È intitolato a Julio Antonio Mella (1903-1929), il combattente comunista ucciso dai sicari del dittatore Gerardo Machado mentre si trovava in esilio in Messico. Mella fu il compagno di Tina Modotti, la famosa modella, attrice, fotografa e combattente rivoluzionaria italiana.

La costruzione del teatro risale al 1952 ed ha una capacità di 1887 posti. Possiede uno stile moderno, con linee morbide ed ondeggianti, buona acustica ed un ottima visuale. Originariamente progettato come cinema, si chiamava “Rodi” ed era proprietà di Antonio Helier Rodríguez Citra. Questo imprenditore, impegnato anche in altri settori, era proprietario di altre quattro sale cinematografiche, tra cui il Cineteatro América (Avenida de Italia n. 257), progettato da Fernando Martínez Campos e Pascual Reyes, e del Cineteatro Radio Cine (Avenida de Italia n. 259), entrambi costruiti nel 1941 ed inseriti all'interno dell'Edificio América, in stile decò. Mentre l'América conserva il suo nome originale, con una capacità per 1775 persone e con un'alta volta che permette un'ottima acustica, il Radio Cine è stato dapprima ristrutturato e ribattezzato "Jigüe", ed ai giorni nostri è di proprietà dell'impresa di registrazione EGREM. Anche se impegnati con la PMM ed arrivando di notte, avrete ormai capito che si tratta della famosa "Casa de la Música di Galiano" (Avenida de Italia).

22 dicembre 2008

"Il sindaco dell'Avana"

di Stefano Pasqualon

Con il permesso di Marco Cubanite, prendo spunto dalla domanda di un suo lettore, interessato a conoscere se esiste un sindaco dell'Avana. Come abbiamo già visto questo incarico è stato presente nella capitale cubana sin dall'inizio della sua fondazione. A quei tempi erano addirittura due e nei secoli abbiamo trovato persone integerrime pronte al suicidio per aver mancato agli impegni presi con gli elettori, come Supervielle, ed altri che si sono occupati della cosa pubblica per fini del tutto “particulares”.

Ai giorni nostri tale figura a Cuba è stata in pratica sostituita dal presidente del Poder Popular. Scorrendo infatti l'elenco telefonico dell'Avana troveremo gli indirizzi delle varie assemblee municipali (i nostri consigli comunali) e quindi il Poder Popular Municipal di Arroyo Naranjo, Boyeros, Centro Habana, Cerro, Cotorro, Diez de Octubre, Guanabacoa, la Habana del Este, La Habana Vieja, La Lisa, Marianao, Playa, Plaza, Regla, San Miguel del Padrón, con le loro Direzioni ed i loro uffici. Il Poder Popular Municipal raggruppa anche i Consigli Popolari, che, cercando di paragonarli al sistema italiano, rappresentano le Circoscrizioni. Il Poder Popular Municipal figura quindi come un organo politico amministrativo molto simile al nostro Comune. Nella scala successiva troveremo il Poder Popular Provincial, simile alle nostre Province e, più precisamente, alle nostre province Autonome, dato che a Cuba la figura della Regione non esiste.

Bisogna specificare che la città che noi italiani chiamiamo semplicemente L'Avana, nel linguaggio burocratico è indicata come Città dell'Avana (Ciudad de La Habana) per differenziare la sua provincia da quella de La Habana, la cosiddetta “Habana Campo”. Quindi, volendo trovare un personaggio che copra le funzioni del nostro sindaco per quanto riguarda la città dell'Avana, l'incarico che più s'avvicina è quello del Presidente dell'Assemblea del Poder Popular della Provincia della Ciudad de La Habana, che, in effetti, raccoglie tutti i 15 comuni avaneri. Per complicare ancor di più le cose, L'Avana non è solo capoluogo del suo territorio, quasi interamente urbano, ma anche della Provincia de La Habana, molto più agricola e con una sua assemblea. In breve, immaginatevi una grande città con un sacco di isolati, quartieri, circoscrizioni, distretti, che è capoluogo di due province, dai nomi quasi identici, ed anche capitale. Se poi vogliamo addentrarci in paragoni un po’ azzardati, una personalità che s’avvicina al Sindaco esiste ancora all’Avana Vecchia, ed è Eusebio Leal, che in qualità di Strorico di tutta la città ha iniziato alcuni progetti al di là dei cannoni interrati che delimitano il centro storico, come appunto la Casa Verde, descritta recentemente da Massimo.

17 dicembre 2008

La Casa Verde


Finalmente, dopo tante ricerche, siamo pronti a soddisfare la curiosità di chi ci aveva chiesto notizie sulla “Casa Verde” e dello stesso Marco che, sul suo blog Cubanite, aveva lanciato un appello in tal senso.
Sulla “Casa Verde”, unico esempio di architettura rinascimentale tedesca all'Avana, che fa angolo tra la Quinta Avenida e Calle 2, logicamente a Miramar, all'uscita del tunnel e quasi di fronte alla Fuente de las Americas, esistono almeno due leggende metropolitane, mentre la storia vera è ben altra.
Cominciamo
proprio dalle leggende. La prima la vuole di proprietà di José López Rodríguez, detto Pote, ricco banchiere e negoziante di zucchero, che, insieme a Ramón González Mendoza, diede inizio alla prima urbanizzazione di Miramar.
Peccato che Pote si si
a suicidato il 27 marzo 1921, impiccandosi al tubo della doccia nella sua casa del Vedado, mentre la costruzione della casa cominciò ben 5 anni dopo la morte del banchiere, ovvero nel 1926.
Passiamo allora alla seconda leggenda, che n’attribuisce la proprietà a Carlos Miguel de Céspedes, ministro delle Opere Pubbliche di Gerardo Machado, o meglio alla sua amante Esmeralda a cui l’avrebbe regalata. Dai balconi di Villa Miramar, attuale 1830, il politico, ovviamente sposato, avrebbe potuto così guardare la sua concubina dall’altro lato della foce del Rio Almendares. Il verde dei tetti ricordava, invece, gli occhi della sua amata. Onestamente, la distanza è veramente troppa e Carlos Miguel aveva sì regalato una casa alla bella Esmeralda, ma sul Malecón dell’Avana.
Allora di chi era la Casa Verde? La casa, progettata dall’architetto Jorge Luis Echarte Mazorra, fu commissionata, per viverla con la moglie, da Alberto de Armas Martín, ex maggiordomo di Palazzo, durante i due mandati presidenziali del generale Mario Garcia Menocal (1913/17-1917/21).

Con il trasferimento della coppia in Francia, la casa fu acquistata dall’oculista Pedro Hechavarria e dalla moglie. Ma dopo il divorzio della coppia, il medico si trasferì presso il suo studio privato al Vedado, in calle 17 n. 306, mentre la signora rimase sola nella Casa Verde, senza soldi sufficienti per la manutenzione, fino alla morte avvenuta non molti anni fa. Testimonianze di abitanti della zona, la ricordano in compagnia di tanti cani, e nonostante le tante offerte, sembra non abbia mai voluto lasciarla.
Da qualche tempo, dopo tanti anni di incuria e degrado (come evidente nella foto in basso), grazie all’Ufficio del Historiador, sono in corso i lavori di ristrutturazione che, almeno per quanto riguarda i tetti e la facciata, sembrano averla riportata all’originario splendore. Sconosciuta la destinazione, una volta terminato il restauro. Voci ben informate, però, mi assicurano che ospiterà un ristorante. Staremo a vedere.

11 dicembre 2008

Cubacel, diminuisce la tariffa per l'attivazione

A partire da oggi 11 dicembre, come pubblicato dai quotidiani Granma e Juventud Rebelde, la quota per l'attivazione del servizio di telefonia mobile CUBACEL è scesa da 111 a 60 CUC.
E' una notizia che ho accolto con grande gioia, perchè, la settimana scorsa, per la seconda volta, ho perso il cellullare ed ottenere un duplicato della SIM mi sarebbe costato come una nuova attivazione, ovvero 111 CUC. Per vari motivi, avevo rinviato l'operazione per il prossimo fine settimana, adesso almeno risparmierò 50 cuc.
Questo il testo della nota informativa:

«Così come informato ufficialmente, il 14 aprile del presente anno, l’Impresa di Telecomunicazioni di Cuba S.A. (ETECSA) ha cominciato a commercializzare i servizi di telefonia cellulare in CUC, con modalità prepagata, alle persone naturali cubane, maggiori di 18 anni.
Tenendo in considerazione le capacità create nella rete cellulare, a partire dal piano d’investimenti realizzato da ETCSA e con il fine di dare la possibile d’accedere a questo servizio al maggior numero di persone, si è deciso di abbassare la quota d’attivazione del servizio a 60,00 CUC, a partire da oggi 11 dicembre del 2008.
Per conoscere gli indirizzi degli Uffici Commerciali che offrono il servizio, gli orari d’apertura al pubblico ed altre informazioni, è possibile contattare i numero 112, 118 o 05.264.22.66. Anche gli Uffici Commerciali o i punti di commercializzazione potranno offrire informazioni al riguardo. Direzione delle Comunicazioni di ETECSA»

Sicuramente, come già successo lo scorso aprile, è facile prevedere nuove e lunghe code ai negozi. Stamattina, mettermi in contatto con un operatore, per aver maggiori dettagli, mi è costato non poco lavoro.
Circa il servizio trasmesso da Striscia la Notizia, su una presunta "vendita" di visti, che riguarderebbe anche la nostra ambasciata all'Avana, faccio mio quanto scritto da Marco sul suo blog: mi sembra una bufala!

10 dicembre 2008

La farandula dell'Avana

In questi ultimi giorni, ho fatto da “Cicerone”, per un gruppo d'amici, non come magari abituato e forse un poco più preparato, tra i monumenti dell’Avana, ma di quella che è la notte nella capitale di tutti i cubani.
Dopo una figuraccia iniziale (da tempo ormai gli impegni familiari/lavorativi mi tengono lontano dall’Avana by night), grazie ad una giusta dritta, sono riuscito a rimettermi in carreggiata.

A fare la parte della regina, nelle notti all’Avana, negli ultimi tempi, sono le “
Feste PMM”, organizzate dall’omologo gruppo, che di volta in volta si tengono in locali e discoteche differenti.
Gli “
Espectaculos PMM”, dove PMM è l’acronimo di “por un mundo mejor”, sono – come dicono ormai tutti i faranduleri – “los que mueven La Habana”.
Sono serate molto piacevoli, con una prima parte, dove si svolge lo spettacolo vero e proprio, con tanto di corpo di ballo, sfilate di moda ed animazione che coinvolge anche il pubblico con giochi e gare, ed a seguire distinti generi di musica, reggaeton, house e disco. In alcune occasioni, si esibiscono anche gruppi, come sabato scorso
Gente D’ Zona.
I costumi dei ballerini e delle ballerine sono veramente ben curati, così come le scenografie, dove su diversi schermi giganti vengono proiettate clips, video musicali o le riprese della serata. Ineccepibili anche le coreografie, veramente uno spettacolo interessante, per chi non vuole andare nella solita discoteca.
Come già vi dicevo, lo spettacolo, ogni sera, cambia location, muovendosi generalmente tra i seguenti locali: il
Salon Rojo dell’Hotel Capri, la Cecilia, la Puntilla ed il Tunel. Il prezzo dell’entrata, a seconda del locale, può variare dai 10 ai 15 cuc, ovviamente consumazioni escluse.
Come si fa allora a sapere in anticipo dove si svolgerà la “PMM” del giorno? Semplicissimo, basta comporre il numero di telefono
830.49.20 ed un messaggio automatico v’informerà degli appuntamenti in programma e delle possibili variazioni.