26 gennaio 2009

Weekend all'Avana

di Stefano Pasqualon

Com'è un fine settimana avanero? Bene, i miei e quelli del Direttore sono molto simili. Vi racconto l'ultimo.
Il sabato i bambini delle elementari non vanno a scuola, si sono già fatti il tempo pieno fino a venerdì alle 4 e 20, e quindi si dorme un po' di più. La mattina passa tra giochi, rimettere a posto la casa ed andare a fare la spesa. Finalmente nei mercati è tornata la verdura che piace a noi, soprattutto i pomodori (dai 3 a 5 pesos in moneta nazionale), in questa stagione anche molta lattuga, carote, cavoli, mentre sono scomparse le patate, che credo siano quotate ormai in borsa (60 pesos a sacchetto!). Prezzi bassi per l'Europa, non tanto per Cuba.
Il pomeriggio a pattinare ed in bicicletta al parco Lennon tra 13 e 15, dove si trova la famosa statua in bronzo del cantante seduto su una panchina. Il pomeriggio passa veloce, non ci sono pericoli ed alla sera si torna a casa distrutti. Un occhiata al telegiornale, la telenovela su Cubavision oppure, se le forze reggono, il film del sabato.
La mattina della domenica è simile a quella del sabato, ma oggi con una bella variante. La nostra auto è dal meccanico, lo stesso di Marco Cubanite (da cui prendiamo la foto in prestito), e quindi i nostri amici Jorge e Yadira, con la loro bambina, c'invitano ad andare al parco “La Isla de Coco” di 5. Avenida. Se vi ricordate ne abbiamo già parlato, perché un tempo si chiamava Coney Island Park ed era proprietà di una società, il “Sindicato Territorial de La Habana S.A.”, formato dai soci dello studio legale delle 3 C (i dottori José Manuel Cortina García, Carlos Manuel de la Cruz Ugarte e Carlos Miguel de Céspedes Ortiz, detto il Dinamico). Gli stessi erano anche proprietari della vicina struttura balneare “La Concha”.
La zona è molto bella, una volta era Marianao, oggi fa parte del Municipio Playa, quartiere Miramar. La Concha ha una facciata molto bella, un po' lasciato andare l'interno, ma il panorama è da cartolina. Non c'è il sole, ma è meglio perché per usare le strutture un minimo di coda bisogna farla. Si paga tutto in moneta nazionale, 3 pesos per i bambini e 6 per gli adulti, e si possono comprare tutte quelle “schifezze” buonissime, come i popcorn (rositas de mais), lo zucchero filato (algodon de azucar) ecc.. Per i bambini è una pacchia, ma anche per gli adulti non è male e poi, almeno oggi, non c'era ressa. Montati tutti gli “aparatos”, abbiamo deciso di mangiare un panino con un frullato di “fruta bomba” (la papaia) al “Globo”, la tavola calda familiare in pesos cubani che abbiamo già segnalato con il post sulla “frita”, ricordate? Siamo quindi entrati in quella che era la zona esclusiva degli anni '50, il famoso Biltmore, e poi abbiamo preso la strada del ritorno con un salto al parco Almendares, vicino all'omonimo fiume, dove abbiamo comprato un trittico di cartoni animati, i famosi “muñe”, per 50 MN.
Cena all'avanera, cioè leggera e senza accendere troppo i fornelli ed a nanna. Domani riparte la lotta quotidiana.

23 gennaio 2009

Ricerca a freddo

di Stefano Pasqualon

Vestiti un po' più pesanti del solito per l'improvvisa ondata di freddo, abbiamo fatto una ricerca sul campo sui ristoranti del post precedente, con delle conferme e qualcosa di “nuovo”.

Non siamo passati dal Club Palermo, ma abbiamo constatato di persona che il Rancho Luna di L era effettivamente una delle due succursali della Piccola Italia. Ci siamo poi spostati in Consulado ed abbiamo visto che l'altra pizzeria è diventata un asilo. Abbiamo cercato inutilmente il “Frascati”, ma quell'isolato è stato abbattuto ed ora, più o meno, si trova una parte dell'hotel Parque Central. Spostatici nel Vedado, siamo entrati al “Montecatini” (ora con due T), che sicuramente ha perso il suo fascino.
Proseguendo nel Vedado, siamo scesi in Calzada ed ora il “Sorrento” è diventata una casa. Se ne intravede ancora la bellezza della costruzione e gli attuali condomini, avaneri gentili ed ospitali, ci hanno fatto vedere le arcate interne e raccontato dei balconcini, ora scomparsi, che davano un tocco in più a questo edificio che assomiglia vagamente ad un piccolo castello. L'entrata su Calzada è stata ora murata ed è difficile credere che sia stata una pizzeria.

La calle 20 non ha perso però il suo fascino, con case in stile andaluso, o meglio, sorrentine. Questo ristorante-pizzeria aveva un temibile concorrente in calle 22, dove si trovava il ristorante di specialità marinare “Las Culebrinas”. Ora è la sede del maggior fornitore di pesce cubano, ma Enrique Cirules nel suo “La vida di Meyer Lansky en La Habana” (Edizioni Ciencias Sociales, La Habana) ci racconta che era frequentato addirittura da Meyer Lansky.

14 gennaio 2009

Ristoranti italiani all'Avana

Le pagine ingiallite di un vecchio elenco telefonico sono sempre una fonte inesauribile di notizie e curiosità. Così, su quello degli abbonati della città dell’Avana del 1958, ho fatto una veloce ricerca sui ristoranti italiani dell'epoca.
L’inserzione più grande, presente sia nelle “pagine gialle” che nella sezione della “guida turistica” (in inglese), era della Pizzeria, Ristorante, Caffetteria
"La Piccola Italia". Il testo dell’inserzione, rigorosamente in italiano, informava di essere “La prima istallata in Cuba” e di offrire “Tutta la classe di pietanze tipiche italiane”, preparate da “Maestri cucinieri venuti espressamente d’Italia”.
Possiamo dire che era una mini-catena di ristoranti, giacché erano ben due: il primo era in calle Consulado n. 221 ed il secondo in calle L, tra 15 e 17, al Vedado.
Al civico 357 dell’allora Paseo de Martí, ora Paseo del Prado, c’era il
"Restaurante italiano Frascati". L’inserzione non ci dice di più, ma dal nome possiamo azzardare che, probabilmente, offriva cucina tipica laziale.
Al Vedado, invece, in Calzada e 20, c’era
"Il Super Ristorante Italiano Sorrento". “Ogni piatto una specialità”, recitava lo slogan ed offriva “pizza, ravioli, lasagne ed ecc”.
Troviamo poi, sempre nelle stesse pagine, il
"Palermo Club" in calle Amistad n. 252. Non specifica se si trattava o meno di un ristorante italiano, ma visto il nome possiamo inserirlo nell'elenco.
Terminiamo questo breve viaggio con il
“Ristorante Montecatini – Specialista in cucina italiana”, che era in calle 15 n. 152, angolo J, nel Vedado.
Che è stato di tutti questi ristoranti? Leggilo qui...

08 gennaio 2009

Linea e G ieri ed oggi...

Ecco due foto dell'Avana, scattate ad oltre 50 anni di distanza e quasi dallo stesso punto, che ritraggono, nel Vedado, l'incrocio tra Linea e G.
Come possiamo vedere dalla foto il alto, al centro di Calle Linea, c'erano dei binari e proprio a questi deve il suo nome che, completo, era Calle Linea del Ferrocarril.
La storia dei trasporti ferroviari urbani all'Avana ha inizio il 5 settembre 1857 con la costituzione della società "The Ferro Carril Urbano de la Habana" che, dopo due anni quasi, il 4 settembre 1859 effettuò la prima corsa con tram trainati da cavalli. Il primo tram elettrico entrerà in funzione solo il 21 marzo 1901, ma di questo parleremo la prossima volta.

05 gennaio 2009

La Lettera dell'Anno 2009

La santeria, nata dal sincretismo di elementi della religione cattolica con quelli della religione tradizionale yoruba dell'Africa occidentale, è sicuramente una delle pietre angolari della cultura cubana di oggi.
Anche quest'anno i Babalawos (i sacerdoti di Ifa) dell'Associazione Yoruba di Cuba, hanno redatto la lettera dell'anno,
che rappresenta - per questa religione - l'evento più importante e si svolge sia a Cuba che in Nigeria, anche se in date differenti.
Attravero l'Oracolo di Ifa si rendono noti gli orientamenti e le raccomandazioni che bisogna compiere durante l'anno, con il fine di evitare e superare gli ostacoli e le difficoltà. Le cerimonie stabilite per la stesura della Lettera dell'Anno cominciano il giorno 1 per concludere il 30 di dicembre.
Le notizie della prima Lettera dell'Anno a Cuba risalgono alla fine del XIX secolo, anche se non è possibile indicare la data precisa. Con certezza però fu realizzata dal Babalawo Remigio Herrera, Obara Meji, Adeshina, d'origine africana. Nel 1902 la Lettera fu curata da Tata Gaytán, a causa dei problemi di salute di Adeshina, e alla morte di quest'ultimo, nel 1906, Bernardo Rojas, con la tutela di Gaytán, assunse la direzione dell'imporante cerimonia, conservandola fino alla sua morte, avvenuta il 9 maggio 1959.
Ecco il testo originale della Lettera dell'Anno 2009.


CONSEJO CUBANO DE SACERDOTES MAYORES DE IFA
LETRA DEL AÑO 2009

Signo: Ogunda Meji

Profecía: Ire Ichegunota oyale tesi lese Orunmila, (Suerte para vencer las dificultades seguro y firme gracias a Orunmila.) Ponerle Aldimú a Orunmila de 2 cocos con una jícara de agua y dos velas, rogándole varios días.

Gobierna: Elegbara (Elegua)
Acompaña: Oya
Bandera: Roja con ribetes amarillos.

EBO: 1 gallo, 3 gallinas, 2 palomas, tierra de la entrada de un pueblo, miniestras de todo tipo, palillo de dientes, tablita de cedro, 1 anzuelo, pita, tela blanca, 3 flechas, cepa de plátano, un guin, 1 pescado entero, muñecos hembra y macho, 1 sábana blanca, pescado y jutía ahumada, maíz tostado, aguardiente, 2 velas, 2 cocos, opolopowo.

REFRANES DEL SIGNO.
1- Dos personas que luchan por una misma cosa
2- La rama cortada y transplantada se reproduce semejante a su tronco original
3- La discusión saca la luz
4- Saber esperar es de sabio.
5- El cuchillo corta y rasga y la sangre corre.
6- El llanto se vuelve risa y lo perdido aparece
7- Si el machete va al campo corte o no corte hierbas él regresa a casa.

PROHIBICIONES:
-No se puede portar ningún tipo de armas.
- No cruzar fosas, zanjas, huecos, etc.

OBRAS DEL SIGNO.
Baldear la casa con berro, canutillo, paraíso y miel de abeja para vencer dificultades.
Bañarse con frecuencia con hojas de Ceiba.
Regar harina de maíz en los alrededores de la vivienda para lograr desenvolvimiento.
Rogarse de vez en cuando la cabeza con coco y agua.

Nace en este signo:
-La cirugía, la ciencia de la guerra, la energía de la tierra, la hipertensión arterial, la castración, las acciones agresivas, y el saludo a los Babalawos.

RECOMENDACIONES.

Dice Ifa: Será necesario cuidarse de accidentes, tragedias y discusiones, porque se puede perder la vida y en el mejor de los casos podrá perder la salud para siempre.
Dice Ifa: Que debemos tener una conducta recta y decorosa con un gran sentido de organización en todos los aspectos, sociales, religioso y personales.
Dice Ifa: Que los mayores están en la obligación de enseñar a los ahijados y a la familia en general en cuanto a la preservación de los principios, religiosos, éticos y morales.
Dice Ifa: Se recomienda la superación educacional, cultural y moral de cada persona para lograr el progreso y ser considerados y respetados por todos.
Dice Ifa: Que en este signo nace la justicia y la ley, por lo que todos nuestras acciones deben ser dentro del marco de la ley evitando a todo costo el incurrir en errores.
Dice Ifa: Se pronostica un incremento de delitos que traerán como consecuencia involucrase en procedimientos penales, por lo que debe evitarse que se comentan hechos delictivos.
Dice Ifa: Que las mujeres en este signo tienen que tener cuidado con problemas en sus órganos genitales, embarazos, intervenciones quirúrgicas, inflamaciones pélvicas entre otras.
Dice Ifa: Que las mujeres deberán evitar el acudir a la prostitución como vía de solución a sus problemas debiendo mantenerse fuera de este flagelo.
Dice Ifa: Que este signo habla de problemas del tracto digestivo, malas digestiones, úlceras perforadas, apendicitis y otras enfermedades producidas por el estrés que pueden incidir en el comportamiento de las personas.
Dice Ifa: Que debemos cuidarnos la boca si tenemos piezas picada o enfermas que se deben arreglar o sacar para así evitar enfermedades del estómago.
Dice Ifa: Debemos tener los documentos en el orden legal establecido y en particular con propiedades, viviendas, contratos, para evitar situaciones embarazosas.
Dice Ifa: Que debemos mantener nuestras casas organizadas y limpias, en caso de encontrarse en mal estado tratar de repararlas.
Dice Ifa: Seguirán manifestándose los problemas climatológicos, sismos, penetraciones del mar, huracanes e inundaciones.
Dice Ifa: Que no debemos despreocuparnos de la atención a la tierra para poder mantener la productividad que será de beneficio para todos.
Dice Ifa: Que debemos orientar a proteger el medio ambiente, pues es por el beneficio de todos.
Dice Ifa: Que hay que tener controles este año porque pueden producirse epidemias y enfermedades producidas por el resultados de fenómenos naturales.
Dice Ifa: Que hay que darle especial atención a los niños en sentido general referente a su salud, y ayudar en el control de la conducta.
Dice Ifa: Que se deben hacer fiestas en honor a los Ibeyis para así lograr tranquilidad y prosperidad en nuestros hogares.
Dice Ifa: Que se debe atender al Oricha Ogun ya que nos ofrecerá apoyo y protección.
Dice Ifa: Se recomienda dentro de las posibilidades que debemos apoyarnos en Azowano y Yewa, si es necesario, recibirlos.
Dice Ifa: Que Changó nos fiscalizará nuestros actos, por lo que será necesario se realicen los mismos con rigor y transparencia.
Dice Ifa: Que debemos utilizar las virtudes de la botánica para la cura y solución de algunas enfermedades, acudiendo a la medicina tradicional sin descuidar la atención médica directa.

Para conocimiento general
El primero de Diciembre del 2008, con la presencia de un número significativo de Babalawos cubanos y de otros países y los miembros del consejo Cubano de Sacerdotes Mayores de Ifa, se realizaron las ceremonias correspondientes a la Pre-apertura de la Letra del año 2009 en la Institución Religiosa Asociación Cultural Yoruba de Cuba.
Las recomendaciones fueron las siguientes:
Se dio lo que pidieron las 25 posiciones fundamentales. En todos los casos la respuesta de las deidades, fueron muy satisfactorias.
El día 30 de Diciembre del 2008, se hicieron los sacrificios correspondientes a las deidades que se determinó en la Pre- Apertura.

REALIZADO SUS CEREMONIALES EN LA “INSTITUCIÓN RELIGIOSA” ASOCIACIÓN CULTURAL YORUBA DE CUBA.