Guardo la piscina, manca una porta, l’altra cade da una parte ed è mezza affondata, ma i ragazzi vengono dalla scuola vicina e s’allenano con interesse. Le categorie, come negli altri sport, sono 10-12, 13-14, 15-17. Quest’anno i più piccoli sono arrivati quarti ai campionati nazionali, mancava il cloro e la piscina è stata chiusa per un periodo. In un mese hanno fatto miracoli e sono arrivati secondi nella valutazione tecnica, che comprende anche il comportamento durante la trasferta nazionale. I più bravi, se lo vorranno, passeranno al termine delle elementari, cioè al sesto grado, direttamente alla scuola provinciale dell’Avana dell’Est, l’EIDE. Più avanti, se saranno giocatori d’interesse nazionale all’INDER, il nostro ISEF. Stanno usando palloni cinesi, Cuba ne ha comprati 1.500. Oggi i piccoli sono in castigo, non s’alleneranno, l’ultimo allenamento hanno fatto troppa confusione. ¡Ay, los polistas!
30 maggio 2008
A.S. Vedado
Guardo la piscina, manca una porta, l’altra cade da una parte ed è mezza affondata, ma i ragazzi vengono dalla scuola vicina e s’allenano con interesse. Le categorie, come negli altri sport, sono 10-12, 13-14, 15-17. Quest’anno i più piccoli sono arrivati quarti ai campionati nazionali, mancava il cloro e la piscina è stata chiusa per un periodo. In un mese hanno fatto miracoli e sono arrivati secondi nella valutazione tecnica, che comprende anche il comportamento durante la trasferta nazionale. I più bravi, se lo vorranno, passeranno al termine delle elementari, cioè al sesto grado, direttamente alla scuola provinciale dell’Avana dell’Est, l’EIDE. Più avanti, se saranno giocatori d’interesse nazionale all’INDER, il nostro ISEF. Stanno usando palloni cinesi, Cuba ne ha comprati 1.500. Oggi i piccoli sono in castigo, non s’alleneranno, l’ultimo allenamento hanno fatto troppa confusione. ¡Ay, los polistas!
27 maggio 2008
23 y 12

26 maggio 2008
Si avvicina la "temporada ciclonica"

Tra appena 5 giorni, il 1 giugno, avrà inizio ufficialmente la “stagione ciclonica 2008”, che si estenderà fino al 30 novembre.
José Rubiera Torres, direttore del centro pronostici dell’Istituto di Meteorologico di Cuba, ha annunciato che, nel corso della stagione, ci potranno essere cicloni “più intensi e piovosi”, anticipando che il primo si chiamerà “Arthur”, secondo la lista alfabetica dei nomi scelti per identificarli.
24 maggio 2008
Linea y 12
23 maggio 2008
L'Avana, Prado y Neptuno ieri ed oggi...

Ecco due foto dell’Avana, scattate ad oltre 50 anni di distanza, che ritraggono l’incrocio tra il Prado e calle Neptuno.
L’edificio sulla sinistra, dal 1885 ospita l’Hotel Telegrafo che, in precedenza, si trovava in calle Amistad.
Di fronte all’hotel, sulla destra, da diversi anni, è aperto il ristorante italiano “Prado y Neptuno”. Ci sono stato una sola volta, ma la pizza non era niente male!
Intanto la famiglia di “Pensieri Avaneri” cresce! Tra qualche giorno, infatti, conterà anche con gli "appunti randagi" di un altro italiano residente a Cuba.
Buon fine settimana a tutti!
22 maggio 2008
Chef Smith: la cucina tropicale afrodisiaca

Qualche giorno fa, all’Avana, nella libreria di fronte al Capitolio, ho comprato un libro del famoso chef cubano Gilberto Smith, dall'interessante titolo “Fuego al Fuego: cocina tropical afrodisiaca”.
Per chi non lo conoscesse, Gilberto Smith è sicuramente il cuoco cubano più famoso nel mondo. Ambasciatore gastronomico di Cuba, membro di numerose associazioni internazionali, è chiamato il “Mago delle Salse”.
Ha cucinato, tra i tanti, per Fidel Castro, Juan Carlos I, Gabriel García Márquez, Alejo Carpentier, Jacques Chirac, Francois Mitterrand, Leonid Brežnev, Mikail Gorbaciov, Alicia Alonso e per la nostra Claudia Cardinale.
Prima del 1959 era il cuoco del mafioso Meyer Lansky, mentre il generale Fulgencio Batista lo corteggiò – senza successo - per averlo come primo cuoco al Palazzo Presidenziale.
Tante le ricette “afrodisiache” proposte da Smith, alcune semplici altre molto elaborate. Vi propongo oggi una delle più facili...
AGUACATES DEL GRAN GUSTO (6 persone)
- 3 avocado maturi, ma sodi
- 2 patate di media grandezza
- 1 mazzo di fagiolini
- 1 cipolla grande
- 1 peperone rosso
- 2 uova sode
- 3 spicchi d’aglio grandi
- 1 tazza di maionese
- 2 cucchiai di aceto
- un cucchiaino di pepe nero macinato
- ½ cucchiaino di sale
- 2 fette di prosciutto cotto (opzionale)
21 maggio 2008
L'Avana: el Caballero de Paris

Chi ha visitato l’Avana Vecchia avrà notato, nelle immediate vicinanze del Convento di San Francesco di Assisi, la statua di uomo dalla folta barba e la lunga chioma. E’ il Caballero de Paris.
Il suo vero nome era José Maria Lopez Lledìn ed era arrivato all’Avana, proveniente dalla Spagna, il 10 dicembre 1913, all’età di 12 anni, a bordo della nave tedesca “Chemnitz”.
Era un “vagabondo stravagante”, molto conosciuto nell’Avana degli anni '50. Girava la città salutando tutti e parlando di tutto, dalla filosofia alla politica.
«Il Caballero non chiedeva elemosina, accettava soldi solo dalle persone che conosceva, alle quali, a sua volta, dava un regalo», racconta la giornalista Mireya Castañeda.
Incerta l’origine del suo soprannome, legata in parte ai lunghi capelli, alla barba e al modo di vestire, che ricordavano un cavaliere d’altri tempi.
«Il Caballero fu sempre evasivo, una volta diceva che derivava da una novella francese, un’altra che avevano cominciato a chiamarlo così nel “Marciapiede del Louvre», continua ancora Castañeda.
C’è chi dice che, per un tempo, da giovane, lavorò nel ristorante “Paris” e che i clienti avevano cominciato a chiamarlo il “Caballero de Paris”.
I suoi problemi mentali ebbero origine negli anni '20, quando fu ingiustamente detenuto nel Castillo del Principe.
Dopo 50 anni di vagabondaggio per la città, le autorità preoccupate per il suo stato di salute, nel 1977, lo ricoverarono all’Ospedale Psichiatrico di Mazorra, L’Avana.
Il Caballero morì l’11 giugno 1985, prima di esalare l’ultimo respiro – raccontarono i medici – disse: «Già non sono più il Cavaliere di Parigi. Questi non sono tempi per aristocratici».
La statua che lo raffigura camminando, inaugurata nel 2001 e a cui la gente tocca la barba come augurio di buona fortuna, è opera dello sculture cubano José Villa Soberon.
20 maggio 2008
L'Avana: il ponte dell'Almendares

Il ponte fu progettato nel 1905, quando Emilio Nuñez, generale dell’Esercito Libertador, era il governatore della città.
Il secondo intervento nordamericano a Cuba, su richiesta dell’allora presidente Tomas Estrada Palma, ostacolò l’inizio dei lavori che cominciarono solo il 1 dicembre 1908, quando era governatore il generale Ernesto Asbert.
«L’opera disponeva di un finanziamento iniziale di 179.482 pesos, ma variazioni in corso d’opera fecero aumentare il costo finale di 80mila pesos in più», racconta il giornalista cubano Ciro Bianchi Ross.
Nell’agosto del 1910, l’Havana Electric fu autorizzata ad istallare un doppio binario per il transito dei tram. La linea rimase attiva fino al 1952, quando il servizio fu sospeso e il ponte fu ampliato e ripavimentato (come si vede nella foto).
Nel 1921, sempre sul fiume Almendares, fu inaugurato il ponte di Pote, per collegare il Vedado con la Quinta Avenida di Miramar.
16 maggio 2008
L'Avana rende omaggio al cinema italiano

L’Avana rende omaggio a due grandi del cinema italiano: Anna Magnani e Giuseppe Tornatore.
La Sala Video Charlot, calle 23 e/ 10 e 12, al Vedado, in occasione del centenario della nascita della grande attrice italiana Anna Magnani, proietterà, tutti i giorni, da domenica 25 a sabato 31 maggio, alcuni dei suoi indimenticabili film: Roma Città Aperta, L’Amore, Bellissima, Mamma Roma e Roma.
Il Cinema Chaplin, da martedì 20 a venerdì 23 maggio, sempre in calle 23 e/ 10 e 12 (è la stessa struttura), dedicherà il ciclo “Registri Contemporanei” al nostro Giuseppe Tornatore. Saranno proiettati i film Nuovo Cinema Paradiso (versione integrale con 51 minuti in più), Una pura formalità, La leggenda del pianista sull’oceano (tra i miei preferiti) e Malena.
Tutti i film, sia della Magnani sia di Tornatore, saranno proiettati in lingua italiana con sottotitoli in spagnolo.
Dispiace che nessuno dei due eventi sia stato patrocinato dalla nostra Ambasciata. Tra i ringraziamenti degli organizzatori figura, invece, quella del Messico.
Spero proprio di riuscere a trovare un pò di tempo per andarci...
15 maggio 2008
L'Avana del '50: il Cabaret Montmartre

L’Avana degli anni ’50 aveva numerosissimi centri notturni tra cabaret, casinò e circoli sociali. Alcuni, come il Tropicana e il Parisienne, sono ancora in funzione ai nostri giorni.
In questa occasione scrivo del Cabaret Montmartre, di cui, tempo fa, un amico del blog mi chiedeva informazioni.
Il Montmartre si trovava in 23 y P, al Vedado, aveva 3 bar, un ristorante e casinò.
Il proprietario, ufficialmente, era il deputato Indalecio Pertierra, che inoltre controllava l’Oriental Park, o Ippodromo di Marianao, e il ristorante Jocky Club, dove spesso pranzava il noto mafioso Meyer Lansky.
La giornalista Katherine Hirschfeld, nel suo libro “Health, Politics, and Revolution in Cuba Since 1898”, scrive «Meyer Lansky e i suoi subordinati controllavano i casinò del Jocky Club e del Cabaret Montmartre insieme a cubani come il parlamentare Indalecio Pertierra».
Ma i rapporti con la mafia venivano da lontano. «Lucky Luciano e Frank Costello – svela la giornalista – pagarono al congressista Indalecio Pertierra una tangente di 50.000 dollari per il casinò dell’Hotel Presidente».
Sempre Pertierra, dopo un fallito attentato a Lucky Luciano nel dicembre del 1946, ottenne che la Polizia del Palazzo Presidenziale assegnasse al capo di tutti i capi due guardaspalle.
Ritorniamo, però, al Montmartre. Gli ospiti del locale, mentre ascoltavano l’esibizione di orchestre, cantanti o spettacoli musicali - solitamente due, il primo alle 22.30 e l’ultimo alle 1.30 - potevano cenare o fare spuntini veloci. Da un menù dell’epoca leggiamo che un “sandwich di caviale” o “l’aragosta alla Newburg” costavano 1,25 $, mentre il “sandwich club” 0,90 $.
Tanti musicisti e cantanti famosi si esibivano al Montmartre, sia cubani, come Tata Güines, sia stranieri, come la francese Edith Piaf, che si esibì dal 25 gennaio al 7 febbaio 1957. Per l’occasione, lo spettacolo in diretta dal Montmarte venne trasmesso dall’emittente CMQ, nel corso del programma “Jueves de Partagàs”.
Pochi mesi prima, un fatto di cronaca aveva chiamato l’attenzione sul noto locale. Il 27 ottobre 1956, mentre usciva dal Montmartre, era stato giustiziato, dai componenti del Directorio Revolucionario, il colonnello Antonio Blanco Rico, allora capo del Servicio de Inteligencia Militar (SIM) di Batista.
14 maggio 2008
Vicini all'Avana...

In una simile classifica, anche a Cuba, i rumori conserverebbero la pole position.
All’Avana, lo premetto, non vivo in un condominio ma, vista le vicinanze con le altre case, gli effetti sono simili. Con i miei vicini cubani non ho avuto, fino ad ora, nessun tipo di problema. Sono sempre gentili, affabili e disponibili.
Tre di loro, però, ogni week-end, si impegnano in una singolare gara. Il vincitore è chi con il volume del suo stereo copre quello degli altri. E giù decibel e decibel di reggaeton da un lato, di salsa da un altro ed io nel mezzo...
La cosa – vi assicuro – non è per nulla piacevole. Il volume, o meglio i volumi, così alti, mi hanno costretto, alcune volte, a dover chiudere porte e finestre per poter seguire un film alla tv.
Per fortuna, tra pochi giorni, monterò il condizionatore... e almeno un problema lo risolvo!
12 maggio 2008
L'Avana: il trasporto pubblico

Per tutti gli autobus di linea, articolati o non, il costo del biglietto è di 40 centesimi in moneta nazionale. Prima, i vecchi camellos costavano 20 centesimi.
Non esistono prevendite né macchine obliteratici, il biglietto, negli autobus non articolati, contrassegnati esclusivamente da numeri, si compra direttamente dal bigliettaio a bordo, come era anni fa dalle nostre parti.
Nei nuovi camellos, i bus articolati distinti da una P e un numero, i 40 centesimi vanno versati in una cassetta posta al lato del conducente. Dimenticate il resto se non avete l'importo esatto.
Ci sono poi i TaxiBus, autobus in funzione su tratte fisse, che fanno un minor numero di fermate con un tempo di percorrenza minore, il cui costo è di 1 peso, da pagare, in questo caso, al conducente.
Le notizie sui trasporti pubblici della capitale si possono consultare sul sito della Tribuna de la Habana.
09 maggio 2008
Il lato positivo delle cose

Temperatura esterna 32 gradi, umidità vicina all’80%. L’autobus – a dirvi la verità – non era pieno: era stracolmo. Si sarebbe detto popolarmente dalle mie parti, pieno come un uovo di papera. Sarebbero potute entrare, in più, solo 5 mosche, 4 zanzare, 3 moscerini e 2 formiche. Lo prendo quasi tutti i giorni ma è la prima volta che lo vedo così pieno.
Provate ad immaginare le condizioni interne. Se non ci riuscite ve lo spiego io: temperatura incalcolabile, forse vicina al punto di fusione del tungsteno, umidità relativa al 100%, numero di persone troppe!
Dopo 7 fermate, circa mezzora di viaggio con un gomito nella schiena ed uno zainetto nello stomaco, sono sceso alla Plaza de Marianao completamente inzuppato, come appena uscito da una sauna. Con i 32 gradi dell’esterno, quasi avevo freddo!
Il trattamento in sauna rodante, con tanto di musica, gomito e zainetto, mi è costato solo un peso, quanto avrei speso in una SPA italiana…? No es facil!
07 maggio 2008
L'Avana, l'acquedotto de Albear

Nell'Avana del 1870, i due acquedotti esistenti, la Zanja Real e il Ferdinando VII, inaugurato pochi decenni prima, erano insufficienti per il rifornimento idrico della città che cresceva a ritmi vertiginosi. Si rese necessaria l’inaugurazione di una terza opera idraulica, che fu affidata al Generale avanero don Francisco de Albeard, Brigadiere del Corpo d’Ingegneri Reali, Vice presidente dell’Accademia Reale di Scienze Mediche, Fisiche e Naturali dell’Avana e membro di diverse ed importanti istituzioni d’Europa ed America.
Il progetto conquistò la Medaglia d’Oro all’Esposizione Universale di Parigi nel 1878, quale Opera Maestra dell’Ingegneria Universale del XIX secolo.
Inaugurato nel 1893, l’acquedotto de Albear è stato sottoposto ad ampliamenti nel 1908-14, 1925-31, 1947-48. Grazie al finanziamento ricevuto dall’Agenzia Spagnola di Cooperazione Internazionale, nel 2000, sono cominciati i lavori di recupero ed il 22 luglio 2002 è stato inaugurato per la seconda volta.
Oggi, con oltre 100 anni, questa meraviglia dell’ingegneria cubana continua a svolgere il suo compito, fornendo il 12% dell’acqua che consuma la popolazione dell’Avana. Da qualche mese l'Acquedotto de Albear è stato dichiarato Monumento Nazionale.
06 maggio 2008
Cuba: un sigaro da guinness

Cueto, 64 anni, che lavora come "torcedor" nel negozio specializzato in sigari cubani della Cabaña, non contento dei suoi tre primati inseriti nei Guinnes (11,04, 14,80 e 20,41 metri), ha deciso di superarsi nuovamente e tentare l’ennesimo record!
Sede della sfida - già in corso da sabato scorso - è il Padiglione n. 3 dell'antica fortezza di San Carlos de la Cabaña, L’Avana, dove contestualmente si sta svolgendo la Fiera Internazionale del Turismo FITCUBA 2008, alla quale l'Italia è il paese invitato. I visitanti della FIT potranno anche ammirare Cueto al lavoro, mentre i notai londinesi della casa editrice del libro controllano sul posto lo svolgimento della sfida, raccogliendo dati, foto e dettagli del sigaro per poi inviarli a Londra.
Il tabacco utilizzato per l’Habano Universal, questo il nome del sigaro, proviene dalle famose fattorie di Vueltabajo (Pinar del Rio) e il campione sarà aiutato da due assistenti. La parte più difficile dell'impresa - ha spiegato Cueto - sarà sistemare la "capa" (la parte esterna) al sigaro gigante", operazione che comincerà domani per finire solo venerdì. In bocca al lupo!
Cueto ha stabilito il nuovo record con un sigaro di 45,38 metri, impiegando ben 42 chilogrammi di tabacco delle fattorie di San Juan e San Luis, Pinar del Rio, e "capas" regalate dalle note fabbriche di sigari Partagas e H. Upman. Auguri! (Aggiornato il 9 maggio)