La cucina tradizionale cubana (come vi dicevo in un vecchio post è un incontro di sapori e culture) prevede per l’occasione, con non molta differenza dal menù del veglione e da quello di tutti i giorni, le seguenti pietanze: congrí o arroz moro (il primo con fagioli nero ed il secondo con fagioli “colorados”), lechón asado a la criolla, platanos a puñetazos o tostones, yuca con mojo e buñelos de la Navidad. Chi vuole, può trovare tutte queste ricette, e molte altre ancora, sul blog "Recetas de la abula" di Mayra Gómez Fariñas, proprietaria e cuoca della paladar "Bodeguita Criolla" nella regione centrale di Cuba, collaboratrice della rivista "Sol y Son" della Cubana de Aviacion ed autrice di un libro di cucina appena pubblicato.
Personalmente, preferisco rimanere fedele alla tradizione italiana e meglio ancora campana. Menù ovviamente di "magro" per la cena della vigilia. Tra poco, infatti, mi metterò ai fornelli, per preparare: linguine con le vongole, baccalà fritto e all’insalata e frittura di “simil-paranza” (con quello che potuto reperire, calamari, gamberi e pesciolini vari). Lo so, mancano gli struffoli, i roccocò, i mustaccioli ed i susamielli - tipici dolci natalizi della Campania - ma dalla vita non si può avere tutto.
Domani, essendo categoricamente impossibile preparare qui all’Avana una “minestra maritata”, lasceremo un po’ più di spazio alla cucina cubana con il maiale al forno.
Indiscrezioni mi confermano che anche a casa Pasqualon si farà lo stesso: oggi cucina italiana e domani cubana.
Il dovere mi chiama, scappo a casa, lasciandovi i migliori auguri, miei e di Stefano, di un felice Santo Natale.
24 dicembre 2008
Buon Natale dall'Avana
23 dicembre 2008
Il teatro Mella

Sabato scorso sono andato con mia moglie al balletto. Quando possiamo, non perdiamo l'occasione. Normalmente gli spettacoli sono di ottimo livello, sia per la qualità delle scenografie che per la bravura delle compagnie. Lo consiglio quindi a chi ne è appassionato, ma anche a coloro che vogliono conoscere un aspetto differente di questa città. Siccome l'ambiente è molto “informal”, grazie anche al prezzo dell'entrata rimasto invariato da oltre 50 anni (5 Pesos MN), in alcuni teatri troverete persone vestite decisamente casual, mangiando rosita de maís o maní (popcorn o bagigi), ed altre in giacca e cravatta. Un alternativa è la guayabera, la classica camicia cubana, che si porta fuori dai pantaloni. E’ consigliabile una via di mezzo: per gli uomini camicia, anche a maniche corte, pantaloni un po' eleganti e magari una giacca di lino o cotone leggero; per le signore un vestito leggero con uno scialle per ripararsi dall'eventuale, e temibile, aria condizionata.
Dopo questo inciso, torniamo allo spettacolo di sabato, rappresentato dalla compagnia Pro Danza, guidata da Laura Alonso, figlia della prima ballerina assoluta Alicia, una leggenda del balletto mondiale. I giovani e giovanissimi artisti hanno fatto il loro dovere ed i novanta minuti in due atti dello Schiaccianoci, la classica opera in clima natalizio di Čaikovskij, sono letteralmente volati.
Nell'intervallo della rappresentazione mi sono guardato bene il teatro. Si Tratta del “Mella”, che si trova in calle Linea n. 657, tra A e B, nel Vedado. È intitolato a Julio Antonio Mella (1903-1929), il combattente comunista ucciso dai sicari del dittatore Gerardo Machado mentre si trovava in esilio in Messico. Mella fu il compagno di Tina Modotti, la famosa modella, attrice, fotografa e combattente rivoluzionaria italiana.
La costruzione del teatro risale al 1952 ed ha una capacità di 1887 posti. Possiede uno stile moderno, con linee morbide ed ondeggianti, buona acustica ed un ottima visuale. Originariamente progettato come cinema, si chiamava “Rodi” ed era proprietà di Antonio Helier Rodríguez Citra. Questo imprenditore, impegnato anche in altri settori, era proprietario di altre quattro sale cinematografiche, tra cui il Cineteatro América (Avenida de Italia n. 257), progettato da Fernando Martínez Campos e Pascual Reyes, e del Cineteatro Radio Cine (Avenida de Italia n. 259), entrambi costruiti nel 1941 ed inseriti all'interno dell'Edificio América, in stile decò. Mentre l'América conserva il suo nome originale, con una capacità per 1775 persone e con un'alta volta che permette un'ottima acustica, il Radio Cine è stato dapprima ristrutturato e ribattezzato "Jigüe", ed ai giorni nostri è di proprietà dell'impresa di registrazione EGREM. Anche se impegnati con la PMM ed arrivando di notte, avrete ormai capito che si tratta della famosa "Casa de la Música di Galiano" (Avenida de Italia).
22 dicembre 2008
"Il sindaco dell'Avana"
Con il permesso di Marco Cubanite, prendo spunto dalla domanda di un suo lettore, interessato a conoscere se esiste un sindaco dell'Avana. Come abbiamo già visto questo incarico è stato presente nella capitale cubana sin dall'inizio della sua fondazione. A quei tempi erano addirittura due e nei secoli abbiamo trovato persone integerrime pronte al suicidio per aver mancato agli impegni presi con gli elettori, come Supervielle, ed altri che si sono occupati della cosa pubblica per fini del tutto “particulares”.
Ai giorni nostri tale figura a Cuba è stata in pratica sostituita dal presidente del Poder Popular. Scorrendo infatti l'elenco telefonico dell'Avana troveremo gli indirizzi delle varie assemblee municipali (i nostri consigli comunali) e quindi il Poder Popular Municipal di Arroyo Naranjo, Boyeros, Centro Habana, Cerro, Cotorro, Diez de Octubre, Guanabacoa,
Bisogna specificare che la città che noi italiani chiamiamo semplicemente L'Avana, nel linguaggio burocratico è indicata come Città dell'Avana (Ciudad de
17 dicembre 2008
La Casa Verde
Cominciamo proprio dalle leggende. La prima la vuole di proprietà di José López Rodríguez, detto Pote, ricco banchiere e negoziante di zucchero, che, insieme a Ramón González Mendoza, diede inizio alla prima urbanizzazione di Miramar.
Peccato che Pote si sia suicidato il 27 marzo 1921, impiccandosi al tubo della doccia nella sua casa del Vedado, mentre la costruzione della casa cominciò ben 5 anni dopo la morte del banchiere, ovvero nel 1926.
Passiamo allora alla seconda leggenda, che n’attribuisce la proprietà a Carlos Miguel de Céspedes, ministro delle Opere Pubbliche di Gerardo Machado, o meglio alla sua amante Esmeralda a cui l’avrebbe regalata. Dai balconi di Villa Miramar, attuale 1830, il politico, ovviamente sposato, avrebbe potuto così guardare la sua concubina dall’altro lato della foce del Rio Almendares. Il verde dei tetti ricordava, invece, gli occhi della sua amata. Onestamente, la distanza è veramente troppa e Carlos Miguel aveva sì regalato una casa alla bella Esmeralda, ma sul Malecón dell’Avana.
Allora di chi era la Casa Verde? La casa, progettata dall’architetto Jorge Luis Echarte Mazorra, fu commissionata, per viverla con la moglie, da Alberto de Armas Martín, ex maggiordomo di Palazzo, durante i due mandati presidenziali del generale Mario Garcia Menocal (1913/17-1917/21).
Con il trasferimento della coppia in Francia, la casa fu acquistata dall’oculista Pedro Hechavarria e dalla moglie. Ma dopo il divorzio della coppia, il medico si trasferì presso il suo studio privato al Vedado, in calle 17 n. 306, mentre la signora rimase sola nella Casa Verde, senza soldi sufficienti per la manutenzione, fino alla morte avvenuta non molti anni fa. Testimonianze di abitanti della zona, la ricordano in compagnia di tanti cani, e nonostante le tante offerte, sembra non abbia mai voluto lasciarla.
Da qualche tempo, dopo tanti anni di incuria e degrado (come evidente nella foto in basso), grazie all’Ufficio del Historiador, sono in corso i lavori di ristrutturazione che, almeno per quanto riguarda i tetti e la facciata, sembrano averla riportata all’originario splendore. Sconosciuta la destinazione, una volta terminato il restauro. Voci ben informate, però, mi assicurano che ospiterà un ristorante. Staremo a vedere.

11 dicembre 2008
Cubacel, diminuisce la tariffa per l'attivazione

Questo il testo della nota informativa:
«Così come informato ufficialmente, il 14 aprile del presente anno, l’Impresa di Telecomunicazioni di Cuba S.A. (ETECSA) ha cominciato a commercializzare i servizi di telefonia cellulare in CUC, con modalità prepagata, alle persone naturali cubane, maggiori di 18 anni.
Tenendo in considerazione le capacità create nella rete cellulare, a partire dal piano d’investimenti realizzato da ETCSA e con il fine di dare la possibile d’accedere a questo servizio al maggior numero di persone, si è deciso di abbassare la quota d’attivazione del servizio a 60,00 CUC, a partire da oggi 11 dicembre del 2008.
Per conoscere gli indirizzi degli Uffici Commerciali che offrono il servizio, gli orari d’apertura al pubblico ed altre informazioni, è possibile contattare i numero 112, 118 o 05.264.22.66. Anche gli Uffici Commerciali o i punti di commercializzazione potranno offrire informazioni al riguardo. Direzione delle Comunicazioni di ETECSA»
Sicuramente, come già successo lo scorso aprile, è facile prevedere nuove e lunghe code ai negozi. Stamattina, mettermi in contatto con un operatore, per aver maggiori dettagli, mi è costato non poco lavoro.
Circa il servizio trasmesso da Striscia la Notizia, su una presunta "vendita" di visti, che riguarderebbe anche la nostra ambasciata all'Avana, faccio mio quanto scritto da Marco sul suo blog: mi sembra una bufala!
10 dicembre 2008
La farandula dell'Avana
In questi ultimi giorni, ho fatto da “Cicerone”, per un gruppo d'amici, non come magari abituato e forse un poco più preparato, tra i monumenti dell’Avana, ma di quella che è la notte nella capitale di tutti i cubani.
Dopo una figuraccia iniziale (da tempo ormai gli impegni familiari/lavorativi mi tengono lontano dall’Avana by night), grazie ad una giusta dritta, sono riuscito a rimettermi in carreggiata.
A fare la parte della regina, nelle notti all’Avana, negli ultimi tempi, sono le “Feste PMM”, organizzate dall’omologo gruppo, che di volta in volta si tengono in locali e discoteche differenti.
Gli “Espectaculos PMM”, dove PMM è l’acronimo di “por un mundo mejor”, sono – come dicono ormai tutti i faranduleri – “los que mueven La Habana”.
Sono serate molto piacevoli, con una prima parte, dove si svolge lo spettacolo vero e proprio, con tanto di corpo di ballo, sfilate di moda ed animazione che coinvolge anche il pubblico con giochi e gare, ed a seguire distinti generi di musica, reggaeton, house e disco. In alcune occasioni, si esibiscono anche gruppi, come sabato scorso Gente D’ Zona.
I costumi dei ballerini e delle ballerine sono veramente ben curati, così come le scenografie, dove su diversi schermi giganti vengono proiettate clips, video musicali o le riprese della serata. Ineccepibili anche le coreografie, veramente uno spettacolo interessante, per chi non vuole andare nella solita discoteca.
Come già vi dicevo, lo spettacolo, ogni sera, cambia location, muovendosi generalmente tra i seguenti locali: il Salon Rojo dell’Hotel Capri, la Cecilia, la Puntilla ed il Tunel. Il prezzo dell’entrata, a seconda del locale, può variare dai 10 ai 15 cuc, ovviamente consumazioni escluse.
Come si fa allora a sapere in anticipo dove si svolgerà la “PMM” del giorno? Semplicissimo, basta comporre il numero di telefono 830.49.20 ed un messaggio automatico v’informerà degli appuntamenti in programma e delle possibili variazioni.
28 novembre 2008
Eusebio Leal e l'Oficina del Historiador

- Salvaguardare l'identità nazionale partendo dalla ricerca, promozione e sviluppo della cultura.
- Proteggere il patrimonio ereditato, riabilitando il territorio mediante un Piano Speciale di Sviluppo Integrale continuo e con forza legale. Questo Piano è concepito come una carta di navigazione, una somma di gestione partecipativa e di strumenti di pianificazione, per rendere efficiente la conduzione del processo nella sua completezza.
- Evitare di trasferire la popolazione locale, proteggendola dall'impatto della terziarizzazione, stabilendo un'adeguata densità e qualità della vita.
- Dotare il territorio di un'infrastruttura tecnica e di servizi base che assicurino il suo funzionamento secondo le necessità contemporanee.
- Ottenere uno sviluppo integrale autofinanziato che renda recuperabile e produttivo l'investimento nel patrimonio.
E diciamo niente!
La Oficina, che con il Decreto Legge del 1994 è stata dotata di poteri speciali, opera soprattutto nel Comune dell’Avana Vecchia, uno dei meno estesi della Città dell’Avana. Questo Municipio possiede un’area di 4.36 Km² e 96.480 abitanti, con una densità di popolazione pari a 22.128 abitanti/km², una delle più alte del paese. Al suo interno si trova il Centro Storico dell’Avana, dichiarato nel 1978 Monumento Nazionale e nel 1982, dall’UNESCO, Patrimonio Culturale dell’Umanità. Comprende approssimativamente la metà del territorio, con un’area di 2,14 Km² ed una popolazione di 66.742 abitanti.
L’Ufficio dello Storico della Città dell’Avana è stato fondato l'11 giugno 1938 mentre era sindaco Antonio Beruff Mendieta che nominò come responsabile il noto avvocato, scrittore e giornalista Emilio Roig de Leuchsenring (1938-1964). Dalla sua creazione fino al 1947, la sede degli uffici dello storico sono rimasti nel Palazzo Municipale, l'attuale Museo della Città, per essere poi trasferiti nel Palacio de Lombillo, vicino alla piazza della Cattedrale.
27 novembre 2008
Le fontane dell’Avana

L’anno successivo arrivò all’Avana, ancora una volta dall’Italia e sempre opera dello stesso artista, la Fuente de Indias. La scultura, ancora una volta in marmo d Carrara, è ubicata in prossimità del Capitolio e rappresenta una donna, col capo ornato di piume e seduta su un trono sorretto da quattro defini, che sostiene lo stemma della città e una cornucopia traboccante di fiori. E' conosciuta anche come la "Noble Habana".
Nel 1839 arrivò dall’Italia, commissionata dal Capitano Generale Miguel de Tacon, la Fuente de Neptuno, destinata a rifornire d’acqua le piccole imbarcazioni della baia avanera. In un primo momento era posizionata in Avenida del Puerto, poi in calle O’Reilly, in calle Neptuno (a cui diede il nome), in un parco del Vedado ed ora nuovamente in Avenida del Puerto. La scultura neoclassica, in marmo bianco, rappresenta un pensieroso dio dei mari con il tradizionale tridente ed alle spalle una coppia di delfini.
Quella che invece ammiriamo oggi in Plaza Vieja, delimitata dalle strade San Ignacio, Muralla, Mercaderes e Teniente Rey, è una riproduzione dell’originale, progettata all'inzio del XVIII secolo dall’italiano Giorgio Massari. La nuova fontana, anche se rispetta le forme e le dimensioni dell’originale, riprese da una vecchia incisione dell’epoca, è stata scolpita in marmo di Carrara, nell’ambito del programma di ristrutturazione e riqualificazione dell’Avana Vecchia, guidato magistralmente da Eusebio Leal.
Nella piazzetta di fronte al ristorante Floridita, tra le strade Monserrate, Obispo, Bernaza e O'Reilly, troviamo il monumento-fontana dedicato a Don Francisco de Albear, progettista dell’omonimo acquedotto. Fu inaugurata nel 1895, ad 8 anni dalla morte di Albear.
Nel 1924 fu costruita nella 5ta Avenida di Miramar, all'uscita del tunnel, l’attrattiva Fontana delle Americhe, disegnata dal grande architetto statunitense George H. Duncan.
La moderna Fontana della Gioventù, che vediamo al Vedado tra Paseo e Malecon, è stata costruita invece nel 1978, in occasione del IX Festival della Gioventù e degli Studenti, che si svolse all’Avana.
Chiudiamo questo viaggio tra le fontane dell’Avana con la Fonte Luminosa. Sobria e semplice, fu costruita durante il governo autentico di Ramon Grau San Martin (1944-48) e doveva il suo fascino al fatto di essere illuminata da luci colorate. Si trova all’incrocio tra 26 e l’Avenida Indipendencia (Boyeros), di fronte la Ciudad Deportiva. Vi aggiungo, al riguardo, un aneddoto di colore, durante gli anni dell’autenticismo, la fontana – anche se ne ignoro il motivo – fu ribattezzata popolarmente il “bidet di Paulina”, con riferimento alla first lady Paulina Alsina, cognata di Grau.
24 novembre 2008
Il video di Gustav all'Avana
20 novembre 2008
Continua il "freddo" all'Avana

Lo so che è non nulla rispetto alle bassissime temperature che in questi giorni si registrano in tutta l'Italia, dove nella mia amata provincia di Salerno - udite, udite - domenica il termometro dovrebbe scandere a 0 gradi, o ancora peggio per il buon Stefano, ancora per poco a Bolzano, che sabato dovrà affrontare -6 gradi!
Solo a scrivere queste temperature sento freddo e non mi lamento ma, credetemi, è difficile abituarsi ad immagini come quella della foto, ovvero vedere gli avaneri passeggiare per strada frettolosi e ben coperti... o ascoltarli esclamare "que frio!" invece di "que calor", ma si sa, qui il freddo, anche in inverno, è solo passeggero e presto ritornerà il sole!
17 novembre 2008
L'Avana ha compiuto 489 anni!
L'Anniversario è stato celebrato, la notte tra il 15 ed il 16, con una manifestazione al Templete - dove 489 anni fa, sotto l'albero di Ceiba, fu celebrata la prima messa e scelto il primo "cabildo" - e con uno spettacolo in Plaza Vieja.
Sempre ieri, è entrato il secondo "frente frio" della stagione. Il cielo oggi è grigio opaco, pioviggina a tratti e le temperature sono diminuite notevolmente ed oscilleranno, almeno fino a venerdì, secondo le previsioni dell'Istituto Nazionale di Meteorologia, tra i 17 ed i 24 gradi.
13 novembre 2008
Di nuovo all'Avana

Martedì, alle 20.40, con ben venti minuti d’anticipo, siamo atterrati all’aeroporto Josè Martí! Una lunga coda alla dogana ed un rigoroso controllo bagagli, ci hanno trattenuto in aeroporto fino alle 22.30, con Giovannino che, stanco ed affamato, ha cominciato a protestare.
Ad aspettarci Marco Cubanite che, offertosi volontario, è venuto a prenderci. Nel bel mezzo di un nubifragio, siamo arrivati a casa ed abbiamo scaricato le numerose valigie: io e Marco, alla fine dell’operazione – come già scritto sul suo blog – eravamo letteralmente “bagnati fradici”.
Nei prossimi giorni, dovrebbe rientrare anche Stefano, mentre io oggi ho ripreso a lavorare.
07 novembre 2008
Ancora pochi giorni
31 ottobre 2008
Nostalgia in salita.
Un luogo emblematico che ebbe il suo sviluppo negli anni '40, se si pensa che agli inizi del secolo era una zona dove imperversavano ancora le mareggiate e le uniche costruzioni che si vedevano nelle foto d'epoca erano gli edifici del cabaret Montmartre e dell'Hotel Nacional, non propriamente sulla Rampa, quelli dell'attuale Ministero del Lavoro e dell'ormai scomparso Alaska.
All'angolo di 23 e L, dove ora si trova la gelateria Coppelia, fino al 1954 ha prestato i suoi servizi l'ospedale Reina Mercedes. Mentre di fronte all'ospedale, percorrendo L, in quello che è oggi il parcheggio di automobili vicino al cinema Yara, si trovava invece la casa del generale Alberto Herrera, capo dello Stato Maggiore dell'Esercito dal 1922 fino alla caduta di Machado, avvenuta nel 1933.
Lo sviluppo della zona avvenne alla morte di Bartolomé Aulet, proprietario di gran parte dei terreni, quando suo nipote Evelina, contravvenendo alle disposizioni dello zio, vendette l'enorme fortuna. Tra gli imprenditori che edificarono nella zona, incontriamo anche il nostro connazionale Amedeo Barletta, che con la sua agenzia AMBARMOTORS fu il rappresentante della General Motors a Cuba, con appunto sede nell'edificio dell'odierno Ministero del Commercio Estero. Durante la seconda guerra mondiale, in base alle disposizione nei confronti dei cittadini dei paesi appartenenti all'Asse, fu espulso dal paese, ma nel 1946 ritornò a Cuba intraprendendo molteplici attività economiche, soprattutto nel campo dell'informazione. Era infatti uno dei concorrenti dei fratelli Mestre che costruirono sulla Rampa il famoso edificio Radio Centro, oggi sede della televisione cubana, ed il cinema Yara, l'ex Wagner, inaugurato con il film Night and Day. L'entrata costò allora 10 pesos, mentre oggi ne vale 5.
Da quel momento, questa strada in salita vide nascere numerosi edifici e condomini, come il Ritiro Medico con i suoi murales dipinti da Wilfredo Lam, ristoranti e locali notturni, agenzie bancarie e pubblicitarie. La costruzione attualmente occupata dagli uffici delle compagnie aeree era un centro commerciale dove esposero gli artisti del gruppo de Los Once, che rivoluzionarono l'arte plastica contemporanea. Nel negozio La California, Frank País, la settimana prima del suo assassinio, impartì gli ordini del Movimento 26 Luglio ai suoi compagni.
La Rampa è una strada speciale, basta osservare i suoi marciapiedi di granito, lastricati di pitture o fermarsi a guardare il Pabellón Cuba. Fu costruito in 70 giorni su progetto degli architetti Juan Campos ed Enrique Fuentes che pensarono ad un'opera ariosa, immersa tra la vegetazione, che sfruttasse la naturale pendenza e prospettiva della zona. L'inaugurazione avvenne nel 1963, in occasione del Congresso Mondiale degli Architetti, a cui parteciparono circa 2000 professionisti del settore. La nota di colore è che il battesimo di questa importante opera fu fatto con una “tremenda rumba” e perfino gli architetti ballarono accodandosi alla comparsa che scendeva la Rampa, mentre musicisti come Pacho Alonso suonavano lungo il percorso.
In questo momento a Bozen il termometro segna 6 gradi e piove, per fortuna ci sono i pensieri avaneri...
28 ottobre 2008
28 ottobre 1962 Fine crisi dei missili a Cuba

23 ottobre 2008
Discendenti italiani a Cuba
22 ottobre 2008
Vacanze in Italia
17 ottobre 2008
Finalmente le ferie!!!

Finalmente le vacanze e si ritorna in Italia!!! Dopo un anno di lavoro e di assenza dal suolo patrio, domenica sera parto dall’Avana, accompagnato da moglie e pupo, per far rientro, seppure per soli 20 giorni, nella bellissima provincia di Salerno…
Ho proprio bisogno di “staccare un po’ la spina” e poi, motivo di particolare gioia, Giovannino finalmente conoscerà la nonna italiana, gli zii e le zie!
16 ottobre 2008
Ufo all'Avana!!!

Diverse telefonate avevano segnalato alla redazione del mensile la presenza di strani oggetti volanti, nell'area dell'allora in costruzione Piazza della Repubblica, oggi della Rivoluzione.
Ma leggiamo l'articolo: «Una telefonata alla redazione di Gente. Sembrava una chiamata delle tante, ma non lo era. Esattamente alle 12 di sabato 17 (maggio 1956) la telefonista sorrideva con il ricevitore all'orecchio. Chi telefonava assicurava che i marziani stavano invadendo l’Avana…»
Dopo cinque minuti, un'altra telefonata segnala lo stesso fatto: «È qui, vicino la rivista. Sulla Piazza della Repubblica ci sono numerosi dischi volanti».
Si recano così sul posto un giornalista ed il fotografo.
«Non c’erano molte persone. Alcuni lavoratori ed un gruppo di passanti segnalavano sorpresi al cielo. Effettivamente, a circa mille piedi d’altezza, piccoli oggetti si movevano lasciando dietro di loro una scia luminosa.
- Quello che si vede è il riflesso del sole sul monumento a Martí o i vetri della Corte dei Conti (attuale sede del Ministero dell’Interno), segnalava un incredulo.
Gli oggetti erano scomparsi e si vedeva solo il cielo azzurro, interrotto a tratti da leggere nuvole passeggere, mentre il sole di mezzogiorno si faceva sentire sempre di più».
All'improvviso, però, mentre il fotografo scatta alcune foto, ritornano i dischi volanti.
«Sembravano una macchia scura in lontananza. Improvvisamente, ad una velocità vertiginosa il disco è sceso direttamente sul Monumento a Martí. Si avvicinava sempre di più, senza quasi lasciare tempo al fotografo di scattare foto», scriveva il giornalista.
«Quando già il violento impatto con il Monumento a Martí sembrava imminente, lo strano oggetto, che poteva identificarsi con una piccola sfera schiacciata alle due estremità, lanciò un nuovo raggio luminoso, per scomparire all'orizzonte, davanti al nostro sguardo sopreso».
Nessuno ci dirà mai se era semplicemente una bufala giornalistica, sembrerebbe certo però che gli UFO preferiscono il mese di maggio per visitare Cuba e L'Avana. L'ultimo avvistamento, infatti, risale all'8 maggio 2004, come testimonia la nota "Avvistamento UFO a L'Avana", dell'autorevole agenzia di stampa cubana Prensa Latina. Non hanno tutti i torti: giugno, luglio ed agosto sono eccessivamente caldi!
15 ottobre 2008
Tutta la vita davanti

Un film molto bello che - anche se solo emotivamente - mi ha riportato per alcuni istanti in Italia, dalla quale ormai manco da quasi un anno.
13 ottobre 2008
L'Avana, Mostra del Giovane Cinema Italiano

Nel corso della kermesse, promossa dall’Istituto Cubano dell’Arte ed Industria Cinematografica, dal nostro Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dall’Unione Circoli Cinematografici ARCI, saranno proiettati i seguenti film diretti da Paolo Virzì: Tutta la vita davanti, la Bella Vita, Ferie d’Agosto, Caterina va in città, Ovosodo, Baci e Abbracci e My name is Tonino.
Saranno proiettati inoltre i film-documentari: Parole Sante (di Ascanio Celestini), Vogliamo anche le rose (di Alina Marazzi), Il sibilo lunga della taranta (di Paolo Pisanelli), Improvvisamente l’inverno scorso (di Gustav Hofer e Luca Ragazzi) e Madri (di Barbara Cupisti).
L’inaugurazione che si terrà domani 14 ottobre, alle 20.30, con la proiezione di “Tutta la vita davanti” e vedrà la parteciperà anche del registra Paolo Virzì. Cercherò di non mancare, visto che – proprio oggi – mi hanno regalato due biglietti.
Sul sito CUBACINE è possibile consultare il programma completo della Mostra.
09 ottobre 2008
Cuba, cooperazione.

Nei giorni scorsi ho partecipato per lavoro ad un’iniziativa molto interessante riguardante la cooperazione internazionale.
È stato il II Incontro Internazionale del PDHL (Programma di Sviluppo Umano Locale), in occasione dei 10 anni della sua fondazione. Questo organismo è un programma congiunto del Governo (il MINVEC soprattutto, cioè il Ministero per l’Investimento Straniero e la Collaborazione Economica) e del PNUD (il programma per lo sviluppo dell’ONU) di Cuba.
L’iniziativa è iniziata nel 1998 come strategia delle Nazioni Unite per accompagnare l’impegno delle autorità nazionali. In pratica il PDHL favorisce il coordinamento della cooperazione internazionale, a sostegno dei processi di sviluppo prioritari, contribuendo al raggiungimento degli Obbiettivi di Sviluppo del Millennio in ambito locale. Gli otto punti che si sono prefissati nel settembre del 2000 i 189 leader internazionali sono d’eliminare la povertà estrema e la fame, raggiungere l’educazione elementare universale, promuovere l’uguaglianza tra i sessi e l’autonomia della donna, ridurre la mortalità infantile, migliorare la salute materna, combattere l’HIV/AIDS, la malaria ed altre malattie, garantire la sostenibilità ambientale, incoraggiare un’associazione globale per lo sviluppo. Tutto questo entro il 2015, riducendo le disuguaglianze esistenti tra, ed all’interno dei paesi.
Il programma del PDHL a Cuba è stato un esempio positivo, presente in 8 province e 60 comuni, con quasi 1000 progetti di cooperazione decentrata con organismi stranieri. L’Italia fa la sua bella figura ed all’incontro hanno parte diversi connazionali, tra cui i rappresentanti della Zona del Cuoio, quella tra Firenze e Pisa, sempre impegnati all’Avana Vecchia. I loro contributi sono infatti destinati alla riabilitazione del centro storico avanero, con progetti di laboratori per insegnare un mestiere ai giovani, aiuti alle scuole (tra cui la Carlos Manuel de Cespedes di calle Cuba, dove mia figlia più grande ha frequentato i primi tre bellissimi anni di scuola), la creazione di una ludoteca, il sostegno agli anziani (o meglio agli “adulti maggiori”, come li chiamano qui) nell’ex convento di Belen.
A proposito di edifici sacri recuperati per altri usi, voglio sottolineare il magnifico dove si è svolto il congresso. Questo edificio, sito in calle Aguiar 402 angolo con Obrapía, fu edificato nel 1693 come Oratorio, dopodichè, nel 1751, per un breve periodo fu adibito alle funzioni; dal 1884 diventò sede della Società Economica degli Amici del Paese, condividendo lo spazio con altre funzioni di carattere educativo e culturale.
Nel 1923 cambia completamente, diventando proprietà del “Banco del Commercio”. Come ci segnala l’attento ricercatore Guillermo Jiménez nel suo voluminoso “Los proprietarios de Cuba
Il suo istituto viene segnalato tra i primi 500 al mondo, con 26 succursali e 800 impiegati. Non a caso la sua sede è in Obispo n.257, in quella che può essere definita la City dell’Avana del tempo: non distante si trovavano la Borsa e l’edificio della potente “The Royal Bank of Canada”, sita in Aguiar N.367. Questa imponente struttura, in via di ristrutturazione, guarda ora d’alto l’ex oratorio, costruito dapprima seguendo i canoni barocchi, ma che poi, durante la sua trasformazione in istituto bancario, fu decorato con elementi tipici del rinascimento spagnolo. Ai giorni nostri, completamente ristrutturato dall’Oficina del Historiador de La Habana, è la Sede dell’Arte Lirica e Operistica. Della banca conserva le enormi casseforti, coperte da un pannello.
07 ottobre 2008
La nuova birra Varadero

Domenica mattina, nel consueto giro tra mercati agricoli e negozi, ho notato sugli scaffali de “La Sirena”, in avenida 51 e 132, Marianao, accanto alle già note Bucanero, Bucanero Max, Cristal e Mayabe, la nuova birra cubana Varadero. Come potete vedere dalla foto, ha il logotipo ed i colori del già famoso rum che porta lo stesso nome.
E’ una birra chiara, una pilsen, con una gradazione alcolica di 5,2 gradi. Al momento è in vendita solo in bottiglia, ma è previsto per il futuro anche il formato in lattina. E’ prodotta, in esclusiva per la Corporazione Cimex, dalla Cerveceria Tínima di Camagüey, che presto dovrebbe lanciare anche la birra Caney.
Il costo è leggermente inferiore a quello delle altre birre cubane, 90 centesimi. Negli altri negozi, sempre della stessa catena, nessuna traccia della Cerveza Varadero. Sarà stata una prova commerciale?
Logicamente l’ho comprata e provata. Sono sincero: nulla d’eccezionale, preferisco restare fedele alla vecchia Bucanero.
06 ottobre 2008
Week-end all'Avana
Vivere lontano dal proprio paese, dalla propria famiglia sicuramente non è facile. Fortunatamente, però, ci sono gli amici, con i quali parlare del più e del meno e sentirsi – magari anche solo per alcune ore - seduti al tavolino del bar della propria città.
Per non perdere l’abitudine e come appuntamento fisso ormai, anche sabato, ci siamo incontrati io e Stefano. Insomma la nostra “riunione di redazione” che, come sempre, si è tenuta presso la confortevole Casa Pasqualon, nella centralissima calle Linea del Vedado.
Tra l’ottimo caffè e tante sigarette “Popular”, si è parlato un po’ di tutto: lavoro, famiglia e passioni, blog incluso.
Domenica mattina, invece, insieme a Giovannino – ovviamente in passeggino - ho fatto un giro per i mercati agricoli di Marianao, prezzi calmeriati ma offerta limitata a: zucca, guayaba, limoni, aglio, avocado, boniato, bietole e spinaci. Nei negozi in “divisa” il riassortimento è ormai evidente ed i prezzi – come confermato più volte dalle autorità – non sono assolutamente aumentati. Sugli scaffali, inoltre, ho notato anche alcuni prodotti nuovi, sia importati che cubani. Di questo, però, parleremo domani.
Nel pomeriggio, come sempre e Giovannino permettendo, mi sono dedicato ai fornelli: ziti al ragù con "tracchie" di maiale...
02 ottobre 2008
Gustav dal volto umano.

26 settembre 2008
L'Avana, solo volo.
Dopo aver sorvolato le selve sudamericane, De Pinedo ed i suoi compagni giungono all’Avana. Qui la prodigiosa memoria di Curti Messina sbaglia l’anno indicando il 1929, ma ricorda che gli aviatori italiani ammararono dove oggi si trova la stazione di polizia fatta costruire dal Comandante Pedraza in calle Cuba angolo con calle Chacon. In quella zona, la famosa Cortina de Valdés, allora c’era ancora il mare. Era il 28 marzo del 1928. Come ci rammenta Curti, gli idrovolanti partono poi per gli Stati Uniti ed il 29 marzo, una data storica per l’aviazione italiana, toccano per la prima volta il territorio del grande paese nordamericano, a New Orleans. Giunti in Arizona, per un fatale errore umano un mozzicone lanciato in acqua vicino all’idrovolante incendia il velo di benzina galleggiante ed il fuoco distrugge il velivolo. Non va però in fumo l’impresa, perché dall’Italia mandano un idrovolante nuovo e da New York riprende il tour americano ed infine la via oceanica per il ritorno ad Ostia.
Segundo Curti Messina ci ha lasciato questo ricordo avanero il 7 maggio 1999, a sei mesi dalla sua morte. È stato un dei grandi combattenti rivoluzionari degli anni trenta, ministro dei governi repubblicani dei presidenti Grau e Prío.