28 gennaio 2013
L'Avana, riapre dopo 50 anni lo Sloppy Joe's Bar
10 gennaio 2013
Cuba, cellulari da oggi "Paga chi chiama"
22 ottobre 2012
"Fidel Castro sta morendo"
"È bastato un messaggio ai laureati del primo corso dell’Istituto di Scienze Mediche "Victoria de Girón", per far sì che il pollaio della propaganda imperialista si eccitasse e le agenzie di stampa si lanciassero voraci dietro la menzogna. Non solo questo, nei loro dispacci hanno aggiunto al paziente le più insolite stupidaggini.
16 ottobre 2012
Cuba rivede le politiche migratorie
30 agosto 2012
Lucky Luciano all’Avana
Il capo di Cosa Nostra, però, attratto dal fascino della città e dall’odore dei soldi si trasferisce a Cuba. A riguardo, Humberto Vazquez Garcia, nel suo libro “El Gobierno della Kubanidad” scrive: «La Habana sembrava il luogo ideale per ricominciare le attività ed aspettare il momento buono per ritornare negli Stati Uniti e riassumere il comando».
Il capo di tutti i capi arriva, in sordina, a Cuba il 29 settembre 1946, atterrando all'aeroporto internazionale di Camagüey, dove, insieme a Meyer Lansky, è ospite a cena a casa dell’allora ministro dell’Agricoltura German Alvarez Fuentes.
Il celebre capo di Cosa Nostra, fin dagli anni ’30 si era dedicato a Cuba: prostituzione, casinò e traffico di droga erano gli affari illeciti gestiti dalla mafia. Un giro d’affari di centinaia di milioni di dollari.
Scrive ancora Vazquez: «Attraverso Meyer Lansky, suo secondo e rappresentante a Cuba, Luciano era stato autorizzato da Batista, nel 1933, ad organizzare il gioco d’azzardo nella capitale cubana. Da quest’accordo nacque il gran casinò dell’Hotel Nacional e altre case da gioco. Sempre da lì provenivano i 3 milioni di dollari che, come affermato dallo stesso Luciano nelle sue memorie, Batista intascava ogni anno, come retribuzione della mafia per il permesso concesso».
All’Avana Lucky Luciano alloggia all’Hotel Nacional, stanza 724 con vista sul Malecon avanero. Dalla lussuosa suite e con l’aiuto di cinque altri mafiosi, Luciano ricomincia le sue attività in un mondo che conosceva alla perfezione: gioco d’azzardo, tratta delle bianche e traffico di droga.Continuiamo il racconto cominciato ieri. Lucky Luciano durante la sua permanenza a Cuba «presiedette un vertice di boss mafiosi – tra i quali figuravano Albert Anastasia, Frank Costello, Joe Adonis e Meyer Lansky – svoltosi presso l’Hotel Nacional tra il 22 ed il 26 dicembre 1946, con la copertura di un omaggio al cantante ed attore Frank Sinatra» (ritratto nella foto in basso al Nacional), racconta ancora Humberto Vazquez Garcia.
«In segno di rispetto ed ubbidienza – continua Allard - Luciano riceveva da ogni capo famiglia una busta di qualche centimetro di spessore: 100.000 dollari in una, 200.000 in un'altra. Naturalmente rigorosamente dollari Usa ed in contanti».
Dopo il conclave il capo dei capi si trasferì in una lussuosa villa del residenziale quartiere avanero di Miramar.
Il governo USA - venuto a conoscenza della permanenza cubana di Luciano e intimorito dai futuri piani del capo mafia - cominciò a fare pressioni affinché venisse deportato nuovamente in Italia. Il governo e lo stesso presidente della Repubblica, Ramon Grau San Martin, fecero però orecchie da mercanti, definendo la richiesta degli USA un’ingerenza negli affari interni dell’Isola.
Luciano aveva amici anche tra le file del nuovo governo autentico: in particolare Francisco Prio Socarras, fratello del primo ministro, e il titolare del dicastero dell’Agricoltura, German Alvarez Fuentes.
Il 19 marzo 1947, Luciano s’imbarca a bordo del vapore turco Bakir, diretto in Italia. La sera prima, si era riunito, per l’ultima volta, con alcuni dei fedelissimi: lfredo Pequeño, José R. Andréu, Tony Varona, Amleto Battisti, José Manuel Casanova, Julio Lobo, Benito Herrera, Eufemio Fernández e Rolando Masferrer. Francisco Prio Soccaras, senatore e fratello del primo ministro, nonostante le ferme smentite su qualsivoglia rapporto, non resiste alla tentazione e corre al porto per salutarlo.
Finisce così, in sordina come era cominciato, il sogno di riconquistare l’America: il capo dei capi non l’avrebbe mai più rivista.
05 luglio 2012
Comprare casa a Cuba
Riprende la collaborazione tra il nordista ed il confederato. Quindi, con il permesso del Direttore, che tra l'altro si trova a Cuba, il suo scrivano, momentaneamente in Italia, pubblica una sintesi dell’attesa legge sulla casa. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito web in spagnolo www.gacetaoficial.cu. Intanto sciroppiamoci la legge, per lo meno in italiano. Speriamo sia utile a chi vuole fare il grande salto.
Articolo 1.- L'articolo 2 del Capitolo I “Dei Principi e degli Obiettivi” della Legge N. 65 del 23 di dicembre 1988, “Legge Generale sulla Casa”, è così modificato:
2. Hanno diritto alla trasmissione gratuita della proprietà:
a) Comproprietari.
3. La trasmissione della proprietà sarà effettuata in base all'ordine in cui appaiono nel comma precedente ed uno esclude il seguente. Si eccettuano il coniuge ed i figli che concorreranno con lo stesso diritto.”
22 agosto 2011
Occhio a Irene
Vista la traiettoria elaborata dall'Istituto Cubano di Meteorologia, Irene, nei prossimi giorni, dovrebbe sfiorerare la parte nord-orientale di Cuba, investendo, invece, in pieno le Bahamas.
Cambio Euro - Cuc
21 agosto 2011
Lo Sloppy Joe's Bar all'Avana
23 luglio 2011
Record d'altezza all'Avana
Il Monumento a José Marti, in Piazza della Rivoluzione, è alto 141,95 metri. Fu progettato alla fine degli anni ’30 dall’ingegnere Enrique Luis Varela e realizzato solo negli anni '50. Grazie all’ascensore interno è possibile arrivare comodamente a quota 90 metri per poi arrivare, dopo 579 scalini, al "mirador". Dall’alto del monumento si gode di una vista panoramica, a 360 gradi, della città dell’Avana.
03 luglio 2011
Cuba: via libera alla compravendita di auto e case?
17 novembre 2010
XIII Settimana della Cultura Italiana
16 novembre 2010
491 candelline per l'Avana!
08 novembre 2010
Bed and breakfast da Stefano
Approfittando della nuova legge che entrerà in vigore in gennaio, ma è già stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, dopo anni di studio ed indecisioni, abbiamo deciso d’aprire anche noi un piccolo bed and breakfast. In questa serie di disposizioni emanate per regolarizzare il lavoro e la previdenza sociale, rientrano varie occupazioni riguardanti i lavoratori indipendenti, i liberi professionisti, insomma, per dirla alla cubana, por cuenta propria. Nel pacchetto di leggi s’incontra anche la Risoluzione riguardante il regolamento sull’affitto dell’abitazioni, delle camere e degli spazi. Un aspetto comune è sicuramente quello di far emergere il sommerso. La regolamentazione di questi mestieri prevede infatti il pagamento d’imposte e contributi e futuri trattamenti pensionistici. Si va dall’acquaiolo al conduttore di bicitaxi, passando per il tagliatore di palme ed il venditore di figure in gesso. Insomma, di tutto e di più.
Bene, per quanto riguarda il nostro piccolo gruppo familiare, si è trattato d’allestire una camera con bagno nella parte retrostante della nostra casa coloniale. Come vedete, abbiamo inserito una foto in bianco e nero della nostra bella città ed in particolare della calle Linea. L’immagine è del 1953, ma non è cambiata molto ed ancora adesso si possono osservare parcheggiate davanti all’entrata di casa nostra qualche vecchia automobile americana (i famosi almendrón). Saremo felici di poter aiutare i viaggiatori che desiderano scoprire e condividere l’Avana in un ambiente familiare, come punto di partenza per conoscere tutta l’affascinante Cuba. Qui potremo offrire le dritte giuste non solo in italiano, ma anche in spagnolo, inglese, tedesco e francese. I nostri amici avranno la possibilità di degustare pietanze cubane e il miglior caffè del Vedado, seduti sulla terrazza di questa movimentata Avenida, ma, se la nostalgia diventerà così forte, anche un buon piatto di spaghetti.Vi aspettiamo ed appuntatevi l’indirizzo completo, non si sa mai: calle Linea 1004, entre 10 y 12, Vedado, Plaza de la Revolución, L’Avana, Cuba, telefono 0053-7-8369259 (Stefano e Deynis). E-mail: linea1004@yahoo.it
02 agosto 2010
L'Avana ritorna ad essere L'Avana....
La prima, comprendente l'area metropolitana con i municipi di: Boyeros, La Lisa, Playa, Mariano, Plaza de la Revolucion, Centro Habana, La Habana Vieja, Cerro, Diez de Ocutbre, Arroyo Naranjo, San Miguel del Padron, Cotorro, Guanabacoa, Regla e Habana del Este, riacquista lo storico nome de "L'Avana".
La seconda invece, comunemente conosciuta a Cuba come "Avana campo", viene suddivisa in due province: Artemisa, con a capoluogo l'omonina cittadina e comprendente i municipi di Caimito, Guanajay, Mariel, San Antonio de los Baños, Guira de Melena, Alquizar e Bauta, oltre a Bahia Honda, Candelaria e San Cristobal, sino ad oggi appartenenti alla provincia di Pinar del Rio; e Mayabeque, con capoluogo a San José de las Lajas e comprendente i municipi di Santa Cruz del Norte, Jaruco, Madruga, Nueva Paz, San Nicolas, Guines, Melena del Sur, Batabanó, Quivican e Bejucal.
Scompare anche il municipio di Varadero assorbito da quello di Cardenas.
20 giugno 2010
Auguri a tutti i papà
Oggi a Cuba, si festeggia "el Día de los Padres", ovvero la nostra Festa del Papà. In Italia ed in appena altri 7 paesi del mondo (Andorra, Bolivia, Honduras, Liechtstein, Portogallo, Spagna e Svizzera) la data scelta è quella del 19 marzo, giorno di San Giuseppe, padre putativo di Gesù.
A differenza dell'Italia, dove gli auguri vengono dati e ricevuti esclusivamente in ambito familiare, a Cuba, come succede anche per la Festa della Mamma, gli auguri vengono dati e ricevuti un po' da tutte le persone che si incontrano nella giornata: vicini, colleghi di lavoro, commesse, etc. Insomma, a fine giornata, i "Felicidades papà" ricevuti sono davvero tanti.
Il "Día de los Padres" è stato celebrato a Cuba, per la prima volta, il 19 giugno 1938, per iniziativa della grande poetessa e pittrice cubana Dulce Maria Borrero de Luijàn.
08 maggio 2010
Chicharrones de puerco...
16 novembre 2009
L'Avana festeggia i suoi 490 anni
L'Avana, fondata ufficialmente il 16 novembre 1519, dall'allora governatore dell'isola Diego Velazquez, con il nome di Villa de San Cristóbal de
L'Anniversario sarà celebrato con l'inaugurazione di edifici storici restaurati, concerti, gare sportive e la tradizionale "cerimonia" al Templete, dove, 490 anni fa, secondo la tradizione, sotto l'albero di Ceiba, fu celebrata la prima messa e scelto il primo "cabildo", ovvero il governo locale composto dai rappresentanti dei tre poteri spagnoli: militare, civile e religioso.
Ogni anno, dalla mezzanotte del 15 novembre alla mezzanotte del 16, per 24 ore consecutive, in occasione del compleanno dell'Avana, lunghe file di persone, tra cui anche numerosi turisti, si recano sotto l'albero di ceiba del Templete per un antico rituale portafortuna che consiste nel compiere tre lenti giri antiorari intorno al tronco, toccandolo senza parlare ed esprimendo tre desideri, uno per ogni giro completato.
Naturalmente, non è la ceiba originale di quasi cinque secoli fa, ma è un giovane albero piantato nel 1959.
21 ottobre 2009
Cambio Euro - Cuc
Come possiamo vedere, infatti, dal sito del Banco Metropolitano dell'Avana, l'euro viene cambiato oggi a 1,33971 CUC.
20 ottobre 2009
Marco Baccin nuovo ambasciatore a Cuba
Nato a Roma nel 1947, Baccin si laurea in scienze politiche all'Universita' di Roma nel 1973 ed entra in carriera diplomatica nel 1975. Tra gli incarichi ricoperti nel corso della carriera, dopo un periodo alla Direzione Generale Emigrazione, dal 1979 al 1981 e' vice console a Metz.
Dopo un periodo alla Direzione Generale Affari Economici, dal 1983 e' a Montevideo, dove e' confermato Consigliere nel 1986.
Rientrato a Roma, Baccin dal 1986 e' alla Direzione Generale Affari Politici. Dal 1991 presta servizio a Madrid per poi rientrare a Roma, nel 1996, alle dirette dipendenze del Direttore Generale degli Affari Economici. Dal 1997, e' Capo Segreteria della stessa Direzione Generale e dal 1998 e' a Capo della Segreteria particolare del Sottosegretario di Stato.
Nominato ministro plenipotenziario nel 2000, Baccin e' collocato fuori ruolo per prestare servizio presso il Comune di Roma quale Consigliere Diplomatico del Sindaco nel 2001.
Nominato Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica nel 2005, dal 2006 e' a Capo della Segreteria particolare del Vice Ministro. Dal 2008 e' alle dirette dipendenze del Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo per poi divenire coordinatore per l'azione della Cooperazione allo Sviluppo finalizzata al raggiungimento degli obiettivi del Millennio sanciti dalle Nazioni Unite (ASCA).
05 ottobre 2009
Come trasferirsi e lavorare a Cuba? (2)
E' un passo da valutare bene e non è così facile, ma cercherò di analizzare le possibili soluzioni, come già fatto nelle numerose risposte sul tema.
Com’è noto, il normale visto turistico permette un soggiorno a Cuba non superiore ai 60 giorni. Il visto familiare, invece, rilasciato dall’Ambasciata o dal Consolato, consente una permanenza a Cuba fino a 90 giorni. Chi è sposato con un cittadino cubano titolare di P.R.E. (Permesso di residenza all’estero), arrivando a Cuba insieme al coniuge, può prorogare il visto familiare A-2, ogni 3 mesi, fino ad un massimo di 11 mesi e 29 giorni, sempre che si abbiano entrate sufficienti per vivere quasi un anno senza lavorare.
Per poter risiedere e lavorare a Cuba c’è bisogno o della “Residenza Permanente” o della “Residenza Temporale”.
Parliamo prima della “Residenza Permanente”, va richiesta all’Ambasciata in Italia, presentando un formulario, riempito in spagnolo ed in tutte le sue parti, a cui vanno allegati i seguenti documenti: 1) certificato di nascita, 2) certificato di residenza, 3) Esami radiologici del torace, sierologici e test dell'AIDS, realizzati da non oltre 6 mesi, 4) Attestato di capacità tecnica e pratica, per i maggiori di 16 anni e minori di 60, possono essere certificati di studio, lavoro o pensione, 5) Certificato dei precedenti penali, rilasciato da non oltre 3 mesi, 6) Referenze bancarie, 7) Lettera con motivazione della richiesta, scritta in spagnolo, 8) Due fototessere, 9) Fotocopia del passaporto da autenticare nel consolato esibendo l'originale.
I primi cinque documenti vanno legalizzati in prefettura, tradotti in spagnolo e legalizzati all'Ambasciata Cubana.
La concessione o meno della "Residenza Permanente" verrà comunicata tra i 3 ed i 6 mesi dalla data di presentazione della domanda. In caso positivo verrà rilasciato un visto A-2, per una durata di 30 giorni.
Differente è il caso della "Residenza Temporanea", che viene rilasciata per motivi di studio o lavoro. In questo caso è l'azienda che assume, attraverso l'organismo cubano di appartenenza, o l'Università a richiderla al Dipartimento d'Immigrazione. Trovare un lavoro, onestamente, non è così semplice. Personalmente ho impiegato quasi un anno. Un inizio può essere quello di contattare le aziende straniere, magari recandosi alla Camera di Commercio di Cuba, ed ovviamente avere le adeguate capacità, sempre che siano disposte ad assumere. Ci sono anche alcuni aziende o istituzioni cubane che assumono cittadini stranieri, come ad esempio nel caso mio e di Stefano. Quasi tutte le università cubane, dipende anche dall'età dello studente, offrono la possibilità di immatricolarsi all'intero corso di laurea o solo a specifiche materie. La validità della "Residenza Temporanea" è legata alla durata del contratto di lavoro o del corso di studi.
Per aprire un'attività imprenditoriale a Cuba, il primo consiglio è quello di chiedere un appuntamento all'Addetto Commerciale della nostra ambasciata all'Avana, che potrà fornire utili chiarimenti sulla normativa o contattare l'Ufficio ICE di Città del Messico, competente per Cuba. Ovviamente, anche in questo caso, può rivelarsi utile contattare la Camera di Commercio di Cuba. Il settimanale Opciones, secondo le necessità, pubblica le richieste delle aziende cubane alla ricerca di partner per le importazioni o le esportazioni. Un altro consiglio sarebbe quello di visitare la Fiera Internazionale dell'Avana 2009, che si svolgerà dal 2 all'7 novembre, non si sa mai...
E' chiaro che, in ogni caso, c'è bisogno di capitali, avere competenza ed un valido progetto da sottoporre alle autorità cubane.
02 ottobre 2009
Il Gran Hotel Trotcha
I resti della bellissima facciata, oggetto del precedente post, appartenevano al Gran Hotel Trotcha, sicuramente uno degli alberghi più eleganti dell’Avana di fine ‘800.
Fu fatto costruire dal catalano Buenavuentura Trotcha Formaguera, arrivato a Cuba nel 1850 e dedito al commercio fino al 1880. Da questa data si dedicò, invece, alla compravendita di terreni dove costruiva lussuose residenze da vendere alle ricche famiglie dell'Avana che gradualmente si stavano spostando dal Cerro verso El Vedado.
Nel 1890 Don Buenaventura adattò i piani superiori ad hotel, dotandolo di 20 stanze, una suite, servizi sanitari, bagni comuni, cucina e bar-ristorante, il tutto circondato da preziosi giardini. Il tetto era di legno e tegole francesi mentre le finestre esteriori avevano vetri policromi con inferriate di ferro battutto. Nasceva cos¡ il "Gran Hotel Trotcha".
Nel 1904 fu ampliato nuovamente con la costruzione dell’edificio Washington, una struttura in muratura alta tre piani.
Sul ceneri del vecchio hotel, è proprio il caso di dirlo, dovrebbe sorgere, conservandone la facciata costruita nel 1886, il nuovo l'Hotel Trotcha. Il concorso per l'affidamento della progettazione, di cui in basso possiamo vedere un elaborato, è stato vinto, nel 2007, dagli architetti cubani José Antonio Choy e Julia León.