28 gennaio 2013

L'Avana, riapre dopo 50 anni lo Sloppy Joe's Bar




Dopo 50 anni ed un lungo restauro, ha riaperto le porte all'Avana lo "Sloppy Joe's Bar". Lo storico locale, situato all'angolo tra Anima e Zulueta, all'Avana Vecchia, era apprezzato non solo per i suoi drink, ben 169 cocktail, o i famosi panini con “ropa vieja”, ma anche per l’elegante atmosfera che vi si respirava. 


Il vero vanto del locale era il bancone di legno in caoba nera, che con i suoi 18 metri era, senza dubbi, il più lungo di tutta Cuba.
Il bar era frequentato dallo scrittore Ernest Hemingway e da personaggi famosi come Ramon Jacinto Herrera "Ray Tico"John WayneSpencer TracyClark GableIgnacio Jacinto Villa y Fernandez "Bola de Nieve"Mario Moreno "Cantinflas"Jose Antonio Mendez "The King".



10 gennaio 2013

Cuba, cellulari da oggi "Paga chi chiama"



A partire da oggi 10 gennaio, ricevere telefonate al proprio cellulare cubano non avrà nessun costo. Lo rende noto con un comunicato, pubblicato anche sul proprio portale, l'Etecsa, la Società Telefonica Cubana. 
Prima, invece, la telefonata era pagata sia da chi chiamava sia da chi riceveva, tranne per quelle provenienti dall'estero.

22 ottobre 2012

"Fidel Castro sta morendo"



Negli ultimi giorni, i mass media internazionali hanno pubblicato notizie sul presunto pessimo stato di salute  del leader della Rivoluzione Cubana. Il Granma, organo  ufficiale del PCC, pubblica oggi, su due pagine, un messaggio dello stesso Fidel corredato da numerose ed eloquenti foto. Ecco il testo:

"È bastato un messaggio ai laureati del primo corso dell’Istituto di Scienze Mediche  "Victoria de Girón", per far sì che il pollaio della propaganda imperialista si eccitasse e le agenzie di stampa si lanciassero voraci dietro la menzogna. Non solo questo, nei loro dispacci  hanno aggiunto al paziente le più insolite stupidaggini.
Il quotidiano  ABC della Spagna,  ha pubblicato che un medico venezuelano che radica non si sa dove, ha rivelato che Castro aveva sofferto una forte embolia nell’arteria cerebrale destra. “Posso dire che non lo vedremo più pubblicamente”.
Il presunto medico, che se lo è, abbandonerebbe per primo i suoi stessi compatrioti, ha definito lo stato di salute di Castro come “molto vicino allo stato neurovegetativo”.
Anche se molte persone nel mondo sono ingannate dagli organi dell’informazione, quasi tutti nelle mani di privilegiati e ricchi che pubblicano queste stupidaggini, i popoli credono sempre meno in loro. A nessuno piace essere ingannato; anche il più terribile bugiardo spera che gli dicano la verità.
Tutto il mondo ha creduto nell’aprile del 1961,  alle notizie pubblicate dalle agenzie di stampa sul fatto che invasori mercenari di Girón o Baia dei Porci, come la si vuole chiamare, stavano giungendo a L’Avana quando in realtà alcuni di loro cercavano infruttuosamente di andare in barca alle navi da guerra degli yankee che li scortavano.
I popoli imparano e la resistenza cresce di fronte alle crisi del capitalismo che si ripetono ogni volta con maggior frequenza.
Nessuna menzogna, repressione e nuove armi, potranno impedire il crollo di un sistema di produzione sempre più disuguale e ingiusto. 
Pochi giorni fa, vicino al 50º anniversario della Crisi d’Ottobre,  le agenzie hanno segnalato tre colpevoli: Kennedy, recentemente giunto alla presidenza dell’impero, Jruschov e Castro.
Cuba non ebbe nulla a che vedere con l’arma nucleare, nè con il massacro inutile di Hiroshima e Nagasaki perpetrato dal presidente degli Stati Uniti,  Harry S. Truman, stabilendo la tirannia delle armi nucleari.
Cuba difendeva il suo diritto all’indipendenza e alla giustizia sociale.
Quando accettammo l’aiuto sovietico in armi, petrolio, alimenti e altre risorse, fu per difenderci dai piani yankee d’invadere la nostra Patria, sottoposta ad un sudicia e sanguinosa guerra che questo paese capitalista ci ha imposto sin dai primi mesi e che è costata migliaia di vite e di mutilati.
Quando  Jruschov  ci propose d’installare proiettili a gettata media - simili a quelli che gli Stati Uniti avevano in Turchia - più vicini alla URSS che Cuba agli Stati Uniti, come una necessità solidale, Cuba non esitò nell’accettare quel rischio. La nostra condotta è  stata eticamente inappuntabile.
Non chiederemo scusa mai a nessuno per quello che abbiamo fatto. Di sicuro c’è che è passato mezzo secolo e siamo ancora qui con la fronte in alto.
Mi piace scrivere e scrivo; mi piace studiare e studio. Ci sono molti compiti nell’area delle conoscenze e  mai le scienze, per esempio, avevano avanzato ad una così sbalorditiva  velocità.
Ho smesso di pubblicare le Riflessioni, perchè non era di certo il mio ruolo occupare le pagine della nostra stampa, dedicata ad altri compiti che il paese necessita.
Uccello del mal augurio!
Non mi ricordo neanche di un mal di testa. Come testimonianza di quanto sono bugiardi, offro le foto che accompagnano questo articolo".

Fidel Castro Ruz 21 Ottobre  2012 Ore 10.12 
(Dal Granma Internazionale - Traduzione di Gioia Minuti)

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16 ottobre 2012

Cuba rivede le politiche migratorie


Le modifiche entreranno in vigore il 14 gennaio del  2013
Il Governo cubano ha deciso d’eliminare la procedura della richiesta del permesso d’uscita per i viaggi all’estero e di annullare  l'obbligo della Lettera d’Invito. La nuova normativa, varata con Decreto Legge del Consiglio di Stato, è stata pubblicata oggi sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica di Cuba.
A partire dal 14 gennaio del 2013, data di entrata in vigore della nuova normativa, sarà necessaria solo la presentazione del passaporto e del visto del paese di destinazione, nei casi in cui sia richiesto. 
Sarà esteso, inoltre, a 24 mesi il soggiorno all’estero dei residenti a Cuba che viaggiano per motivi personali.
Ulteriori informazioni sono consultabili sul Portale del Cittadino Cubano: www.ciudadano.cu  o sul portale istituzionale del Ministero degli Esteri di Cuba: www.cubaminrex.cu

Leggi l'articolo pubblicato oggi sull'edizione italiana del Granma Internacional: http://www.granma.cu/italiano/cuba/16octubre-cuba.html.

30 agosto 2012

Lucky Luciano all’Avana


Salvatore Lucania, meglio conosciuto come Lucky Luciano, viene riconosciuto, agli inizi del 1947, da un cronista dell’Havana Post, all’uscita del Cabaret Sans Souci dell’Avana in compagnia di una bella ragazza. 
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il governo degli Stati Uniti, in segno di riconoscimento per l’aiuto ricevuto dalla mafia in occasione dello sbarco alleato in Sicilia, aveva liberato Luciano, detenuto negli USA, spedendolo nella sua terra natale dove sarebbe dovuto rimanere.
Il capo di Cosa Nostra, però, attratto dal fascino della città e dall’odore dei soldi si trasferisce a Cuba. A riguardo, Humberto Vazquez Garcia, nel suo libro “El Gobierno della Kubanidad” scrive: «La Habana sembrava il luogo ideale per ricominciare le attività ed aspettare il momento buono per ritornare negli Stati Uniti e riassumere il comando».
Il capo di tutti i capi arriva, in sordina, a Cuba il 29 settembre 1946, atterrando all'aeroporto internazionale di Camagüey, dove, insieme a Meyer Lansky, è ospite a cena a casa dell’allora ministro dell’Agricoltura German Alvarez Fuentes
Il celebre capo di Cosa Nostra, fin dagli anni ’30 si era dedicato a Cuba: prostituzione, casinò e traffico di droga erano gli affari illeciti gestiti dalla mafia. Un giro d’affari di centinaia di milioni di dollari.
Scrive ancora Vazquez: «Attraverso Meyer Lansky, suo secondo e rappresentante a Cuba, Luciano era stato autorizzato da Batista, nel 1933, ad organizzare il gioco d’azzardo nella capitale cubana. Da quest’accordo nacque il gran casinò dell’Hotel Nacional e altre case da gioco. Sempre da lì provenivano i 3 milioni di dollari che, come affermato dallo stesso Luciano nelle sue memorie, Batista intascava ogni anno, come retribuzione della mafia per il permesso concesso».
All’Avana Lucky Luciano alloggia all’Hotel Nacional, stanza 724 con vista sul Malecon avanero. Dalla lussuosa suite e con l’aiuto di cinque altri mafiosi, Luciano ricomincia le sue attività in un mondo che conosceva alla perfezione: gioco d’azzardo, tratta delle bianche e traffico di droga.Continuiamo il racconto cominciato ieri. Lucky Luciano durante la sua permanenza a Cuba «presiedette un vertice di boss mafiosi – tra i quali figuravano Albert Anastasia, Frank Costello, Joe Adonis e Meyer Lansky – svoltosi presso l’Hotel Nacional tra il 22 ed il 26 dicembre 1946, con la copertura di un omaggio al cantante ed attore Frank Sinatra» (ritratto nella foto in basso al Nacional), racconta ancora Humberto Vazquez Garcia.
Per l’occasione, l’Hotel Nacional venne praticamente chiuso al pubblico, lo occupavano 500 invitati in rappresentanza delle famiglie più potenti degli Stati Uniti. Altri ai già menzionati erano presenti Vito GenevoseGiuseppe “Joe” BonannoTom LuccheseWillie MorettiTony Accardii fratelli Fischetti (parenti di Al Capone) e Santo Trafficante, potentissimo capo mafia della Florida.
Interessante la ricostruzione fatta dal giornalista Jean-Guy Allard: «Lucky Luciano passò il tempo chiuso nella sua suite a ricevere gli ospiti, dispensare consigli e concedere la sua benedizione davanti agli affari più loschi, ma anche più lucrosi, che gli venivano illustrati».
«In segno di rispetto ed ubbidienza – continua Allard - Luciano riceveva da ogni capo famiglia una busta di qualche centimetro di spessore: 100.000 dollari in una, 200.000 in un'altra. Naturalmente rigorosamente dollari Usa ed in contanti».
Dopo il conclave il capo dei capi si trasferì in una lussuosa villa del residenziale quartiere avanero di Miramar.
Il governo USA - venuto a conoscenza della permanenza cubana di Luciano e intimorito dai futuri piani del capo mafia - cominciò a fare pressioni affinché venisse deportato nuovamente in Italia. Il governo e lo stesso presidente della Repubblica, Ramon Grau San Martin, fecero però orecchie da mercanti, definendo la richiesta degli USA un’ingerenza negli affari interni dell’Isola.
Luciano aveva amici anche tra le file del nuovo governo autentico: in particolare Francisco Prio Socarras, fratello del primo ministro, e il titolare del dicastero dell’Agricoltura, German Alvarez Fuentes.
Comincia così una disputa tra i due governi per la presenza diLucky Luciano (ritratto nella foto con Meyer Lansky) all’Avana. Le pressioni degli USA si fanno sempre più forti, fino a proibire l’invio a Cuba di prodotti medicinali. Il governo di Grau, vistosi alle strette, non può far altra cosa che capitolare e cedere alla richiesta.
Il 23 febbraio 1947 Luciano è “arrestato” al ristorante “El Carmelo” del Vedado e condotto alla Base di Tiscornia in qualità di straniero indesiderato. Non gli viene contestata nessuna accusa. Il giorno seguente il presidente Grau – preoccupato dalle conseguenze del blocco - firma immediatamente il decreto d’espulsione. Un ricorso presentato dall’avvocato del boss fa, però, slittare l’esecuzione del provvedimento quasi di un mese.
Il 19 marzo 1947, Luciano s’imbarca a bordo del vapore turco Bakir, diretto in Italia. La sera prima, si era riunito, per l’ultima volta, con alcuni dei fedelissimi: lfredo PequeñoJosé R. AndréuTony VaronaAmleto BattistiJosé Manuel CasanovaJulio LoboBenito HerreraEufemio Fernández e Rolando MasferrerFrancisco Prio Soccaras, senatore e fratello del primo ministro, nonostante le ferme smentite su qualsivoglia rapporto, non resiste alla tentazione e corre al porto per salutarlo.
Finisce così, in sordina come era cominciato, il sogno di riconquistare l’America: il capo dei capi non l’avrebbe mai più rivista.

05 luglio 2012

Comprare casa a Cuba



Riprende la collaborazione tra il nordista ed il confederato. Quindi, con il permesso del Direttore, che tra l'altro si trova a Cuba, il suo scrivano, momentaneamente in Italia, pubblica una sintesi dell’attesa legge sulla casa. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito web in spagnolo www.gacetaoficial.cu. Intanto sciroppiamoci la legge, per lo meno in italiano. Speriamo sia utile a chi vuole fare il grande salto. 


“L’articolo 21 della Costituzione della Repubblica disciplina la garanzia dello Stato riguardo la proprietà personale dell'abitazione posseduta a giusto titolo, il che implica l'esercizio dell'uso, godimento e disposizione di questo bene. VISTO che l'esperienza raggiunta nell'applicazione della Legge N. 65 “Legge Generale sulla Casa”, del 23 dicembre 1988 e degli altri regolamenti, nonché la necessità di contribuire alla soluzione del problema abitativo del paese, consigliano d’eliminare le proibizioni e di rendere maggiormente flessibili le limitazioni negli atti di trasmissione della proprietà della casa per garantire l'effettivo esercizio dei diritti dei proprietari. PERTANTO, il Consiglio di Stato, nell'esercizio dell'attribuzione che gli è conferita al comma c) dell'articolo 90 della Costituzione della Repubblica, decide d’emanare il seguente:



DECRETO LEGGE NUMERO 288 MODIFICATIVO DELLA LEGGE N. 65 DEL 23 DICEMBRE 1988, “LEGGE GENERALE SULLA CASA”.

Articolo 1.- L'articolo 2 del Capitolo I “Dei Principi e degli Obiettivi” della Legge N. 65 del 23 di dicembre 1988, “Legge Generale sulla Casa”, è così modificato:
Articolo 2. Il diritto ad una casa sarà esercitato nei modi ed in base ai requisiti stabiliti dalla presente Legge. Quando in questa Legge si parla di persone naturali, s’intenderanno come tali le persone fisiche cubane domiciliate nel paese e gli stranieri residenti permanenti nel territorio nazionale. Sarà legittimo possedere, oltre a quella occupata permanentemente, la proprietà di un'altra abitazione ubicata in una zona destinata al riposo o alla villeggiatura. Al di fuori di questa possibilità e di quella stabilita per gli agricoltori diretti ed i membri delle cooperative, nonché nei casi delle abitazioni soggette ad un vincolo, nessuna persona avrà diritto a possedere più di un’abitazione.
Articolo 69.1. Le permute delle abitazioni tra persone naturali proprietarie saranno formalizzate direttamente dinnanzi al notaio pubblico di uno dei comuni in cui le stesse sono ubicate, salvo nei casi in cui esistano norme particolari, previa iscrizione degli immobili nel Registro Immobiliare corrispondente. 2. Nel caso in cui i proprietari realizzino una permuta, i proprietari potranno concordare una compensazione, che dovrà risultare nella scrittura notarile pubblica. 3. Il pagamento di detta compensazione sarà effettuato durante l'atto di formalizzazione della permuta mediante gli strumenti di pagamento emessi dall'istituzione bancaria, in base alle norme stabilite dal Banco Central de Cuba. 4. Durante l'atto di formalizzazione del Contratto di Permuta, i notai faranno risultare nella scrittura pubblica notarile che le parti s’assumono la responsabilità delle proprie azioni nei riguardi dei loro conviventi.
Articolo 70.1. La trasmissione della proprietà di un'abitazione per donazione tra persone naturali sarà formalizzata direttamente dinnanzi al notaio del comune dov’è ubicato l'immobile, previa iscrizione nel Registro Immobiliare corrispondente. 2. Le donazioni delle abitazioni, dei terreni disabitati e del diritto d’uso di terrazze a favore dello Stato, saranno realizzate direttamente dinnanzi al rappresentante della Direzione Municipale della Casa in cui è situato l'immobile. 3. La trasmissione della proprietà di un'abitazione per compravendita tra persone naturali sarà formalizzata direttamente dinnanzi al notaio con sede nel luogo in cui si trova l'immobile, al prezzo liberamente concordato tra le parti. Il pagamento totale del prezzo della compravendita sarà effettuato durante l'atto di formalizzazione, mediante gli strumenti di pagamento emessi dall'istituzione bancaria, secondo le norme stabilite dal Banco Central de Cuba. 4. Durante l'atto di formalizzazione del Contratto di Compravendita, il compratore dichiarerà sotto giuramento che non è proprietario di un'altra abitazione in cui risieda permanentemente e mediante la presentazione del corrispondente documento bancario, accrediterà, agli effetti del pagamento totale del prezzo stabilito, l'esistenza del denaro in una succursale bancaria. Al venditore sarà richiesto l’adempimento dei seguenti requisiti: a) Liquidazione degli oneri riguardanti il pagamento del trasferimento della proprietà dell'immobile, accreditato dal relativo documento della succursale bancaria; b) Conferma dell’avvenuta iscrizione dell'immobile oggetto della vendita nel Registro Immobiliare. 5. I notai faranno risultare nella scrittura notarile pubblica che il donatore o il venditore s’assumono la responsabilità delle proprie azioni nei riguardi dei loro conviventi. Sarà considerata una causa di nullità di questi atti, oltre a quelle stabilite nel Codice Civile, lasciare privo di un tetto uno dei conviventi descritti all’articolo 65 di questa Legge.”
ARTICOLO 3.- Si modificano gli articoli 76,77, 78, 79, 81, 82 e 83 della Sezione Seconda, “Trasmissione dei diritti sulla casa in caso di decesso o assenza definitiva del suo proprietario”, del Capitolo V, “Regime Giuridico delle Abitazioni di Proprietà Personale” della Legge N. 65 del 23 dicembre 1988, “Legge Generale sulla Casa”, come segue:
Articolo 76.1. Se il proprietario deceduto ha disposto dell'abitazione con un testamento, l'erede o il legatario istituito, s’aggiudicheranno l'abitazione. 2. Se il proprietario deceduto ha disposto dell'abitazione con un testamento, la proprietà della stessa sarà trasmessa ai suoi eredi legali in base alla legislazione successoria comune. 3. Se gli eredi possiedono un'altra abitazione di proprietà, possono trasferirla realizzando uno degli atti previsti da questa Legge e successivamente aggiudicarsi la nuova abitazione.
Articolo 77.1. Se gli eredi sono d’accordo, si aggiudicheranno l'abitazione direttamente dinnanzi al notaio pubblico. 2. In caso di disaccordo tra gli eredi, sarà risolto per via giudiziale in base alle regole della suddivisione ereditaria. 3. L’'erede che si aggiudicherà l'abitazione è obbligato a compensare gli altri eredi nei modi concordati o disposti e sarà altresì obbligato a liquidare gli eventuali oneri del proprietario deceduto con la banca riguardanti l'acquisizione dell'abitazione. 4. Gli occupanti di un'abitazione che non sono eredi che vi abbiano vissuto per almeno per cinque (5) anni con il consenso del proprietario prima del suo decesso, hanno il diritto di mantenere l'occupazione dell'immobile.
Articolo 78.1. Se al momento del decesso del proprietario non esistono eredi, o questi rinunciano all'eredità e l'abitazione risulta occupata permanentemente da altre persone, la proprietà passerà allo Stato. In questo caso la Direzione Municipale della Casa, in rappresentanza dello Stato, riconoscerà mediante risoluzione il diritto di trasferire la sua proprietà a quelle persone che, senza essere proprietari di un'altra abitazione di residenza permanente, occupavano la stessa con il consenso del precedente proprietario almeno per cinque (5) anni prima del suo decesso. 2. Il passaggio di proprietà sarà effettuato dal Banco, in rappresentazione dello Stato come stabilito dalla legge. 3. Coloro che in malafede, si siano approfittati di persone bisognose d’aiuto per appropriarsi dell'abitazione al loro decesso, saranno privati dall’autorità competente dei benefici di cui dispongono.
Articolo 81.1. L'abitazione di residenza permanente il cui titolare sia espatriato definitivamente è confiscata dallo Stato per poter trasmettere la proprietà alle persone che ne hanno diritto come disposto dalla presente Legge.

2. Hanno diritto alla trasmissione gratuita della proprietà:
a) Comproprietari.
b) Coniuge, figli ed altri discendenti.
c) Genitori, nonni ed altri ascendenti.
d) Fratelli e nipoti.
e) Zii.
f) Cugini.

3. La trasmissione della proprietà sarà effettuata in base all'ordine in cui appaiono nel comma precedente ed uno esclude il seguente. Si eccettuano il coniuge ed i figli che concorreranno con lo stesso diritto.”


In breve qualcosa sul “Trattamento tributario”.
Gli atti relativi alla trasmissione della proprietà delle abitazioni sono gravati dall’Imposta sulla Trasmissione di Beni e dell’Eredità, nonché dagli altri tributi corrispondenti.
L’imposta catastale per le permute sarà del quattro per cento (4%) sul valore aggiornato dell'abitazione acquisita da ciascun permutante, mentre nelle permute in cui è riconosciuta l'esistenza di una compensazione, l'imposta sarà calcolata sul valore dell'immobile più la compensazione dichiarata. Le persone naturali che vendono le loro abitazioni, pagheranno un'Imposta sulle Entrate Personali applicando un imposta catastale del quattro per cento (4%) sulle entrate ottenute dalla vendita dell'immobile, come risulta dalla scrittura pubblica notarile che formalizza l’atto in questione. Il pagamento di quest’imposta si effettua nelle succursali bancarie del comune corrispondente al domicilio fiscale della persona soggetta al pagamento, nei trenta (30) giorni naturali successivi alla data di formalizzazione della scrittura pubblica notarile.
Le persone naturali che desiderano acquisire un'abitazione mediante un contratto di compravendita e nei casi di contratti di permute in cui sia pattuito tra le parti il pagamento di una compensazione, devono richiedere ad una succursale del Banco Metropolitano S. A.; Banco Popular de Ahorro e Banco de Credito y Comercio, o di qualunque altra istituzione bancaria autorizzata, l'emissione di un assegno, garantito da fondi sufficienti, per eseguire il pagamento del prezzo concordato con il venditore.
L'assegno sarà emesso dall’istituzione bancaria a favore del venditore o di chi riceva la compensazione e sarà consegnato al beneficiario nell'atto di formalizzazione davanti al notaio. L'assegno può essere presentato agli effetti della riscossione presso qualsiasi istituzione bancaria autorizzata e non potrà essere trasmesso, né ceduto a terzi. Scade trascorsi sessanta (60) giorni dalla data della sua emissione.

22 agosto 2011

Occhio a Irene


Il ciclone Irene, come previsto, nel corso della mattinata di oggi, ha guadagnato intensità e i suoi venti massimi sostenuti hanno raggiunto i 130 km/h, con raffiche superiori, classificandosi come ciclone di prima categoria della della scala Saffir-Simpson
Vista la traiettoria elaborata dall'Istituto Cubano di Meteorologia, Irene, nei prossimi giorni, dovrebbe sfiorerare la parte nord-orientale di Cuba, investendo, invece, in pieno le Bahamas.

Cambio Euro - Cuc




Continua il cambio favorevole per i turisti europei che si recano in vacanza a Cuba e, ovviamente, anche per i cubani che ricevono trasferimenti dal vecchio continente.
Come possiamo vedere, infatti, dal sito della Banca Nazionale di Cuba, l'euro viene cambiato oggi a 1,39523 CUC.

21 agosto 2011

Lo Sloppy Joe's Bar all'Avana




Durante i primi decenni del XX secolo, tra i bar dell’Avana risaltava già il Floridita, ma lo Sloppy Joe’s era sicuramente il più frequentato. Lo seguiva il Plaza Bar, nell’omonimo hotel. I cubani preferivano il bar dell’Hotel Inglaterra e quello del ristorante El Patio, mentre gli americani preferivano quelli degli hotel Ambos Mundos e Almendares.
Il fondatore dello Sloppy Joe’s, attualmente sottoposto a restauro da parte dell’Oficina del Historiador, fu José Abeal, gallego che arrivò a Cuba nel 1904, dove cominciò a lavorare come cameriere in un ristorante che faceva angolo tra le strade Galiano e Zanja. Dopo tre anni Abeal lasciò L’Avana per cercare migliore fortuna a New Orleans. Trascorsi 6 anni, si spostò a Miami, dove lavorò come barista, e fece ritorno all’Avana nel 1919. Per circa sei mesi fu dipendente del bar “El Cucharon Grasiento”, quando decise, alla luce della vasta esperienza fatta e dei risparmi messi da parte, di comprare un vecchio negozio di generi alimentari, all’angolo tra le strade Zulueta e Animas, a un isolato dal Parque Central e a pochi passi dall’Hotel Plaza.
Sembrerebbe, però, che furono stati alcuni amici in visita da Miami a dare l’idea a José Abeal di trasformare il negozio di generi alimentari in un bar per turisti americani. L’idea piacque al volenteroso spagnolo che tradusse il suo nome in inglese, Joe, aggiungendovi  l’aggettivo Sloppy, ovvero  sciatto. Naque così lo Sloppy Joe’s che, nel giro di pochi anni, divenne uno dei bar più famosi dell’Avana, frequentato da tutti i turisti americani che giungevano nella capitale di Cuba, insieme all’Oriental Park di Marianao.
Lo Sloppy Joe’s era apprezzato non solo per i suoi drink, erano serviti ben 169 cocktail, o i famosi panini con “ropa vieja”, ma anche per l’elegante atmosfera che vi si respirava. Il vero vanto del locale era, però, il lungo bancone in caoba nera, sicuramente il più lungo di tutta Cuba.
Il bar era frequentato dallo scrittore Ernest Hemingway e da personaggi famosi come Ramon Jacinto Herrera "Ray Tico", John Wayne, Spencer Tracy, Clark Gable, Ignacio Jacinto Villa y Fernandez "Bola de Nieve", Mario Moreno "Cantinflas", Jose Antonio Mendez "The King".
Nel 2008, la casa editrice Createspace, ha ripubblicato il “Manuale dei Cocktails dello Sloppy Joe’s”, scritto all’epoca da Josè Albeal, che include tutte le ricette dei 169 cocktail, oltre alle 5 versioni speciali di mojito, tra cui “l’Hemingway Special”.


23 luglio 2011

Record d'altezza all'Avana


Vi siete mai chiesti quale siano gli edifici più alti dell’Avana? Si? Ecco allora la risposta: il primato spetta, nell’ordine, al Monumento a José Martì in piazza della Rivoluzione, all’Hotel Habana Libre e al FOCSA.
Menzione speciale per l’Ospedale Hermanos Ameijeiras, con una torre principale alta 112 metri, e per la sede del Ministero delle Forze Armate Rivoluzionarie che, con i suoi 24 piani, raggiunge i 94 metri d’altezza. L’Hotel Habana Riviera, invece, costruito nel 1957, si ferma a “soli" 71 metri d’altezza.
Ma ritorniamo ai nostri vincitori. 
Il Monumento a José Marti, in Piazza della Rivoluzione, è alto 141,95 metri. Fu progettato alla fine degli anni ’30 dall’ingegnere Enrique Luis Varela e realizzato solo negli anni '50. Grazie all’ascensore interno è possibile arrivare comodamente a quota 90 metri per poi arrivare, dopo 579 scalini, al "mirador". Dall’alto del monumento si gode di una vista panoramica, a 360 gradi, della città dell’Avana.
L’Habana Libre, costato 21 milioni di pesos ed inaugurato il 19 marzo 1958 con il nome di Habana Hilton, raggiunge i 126 metri d’altezza. Già dall’apertura disponeva di due parcheggi coperti, 630 stanze e 42 suite.
Al terzo posto troviamo l’edificio FOCSA, alto 121 metri,  che occupa completamente l’isolato compreso tra le strade 17, 19, M ed N del Vedado, per una superficie di oltre 10mila metri quadrati. Nel 1956 era il secondo edificio più alto del mondo, superato solo dal grattacielo Marinelli di San Paolo, Brasile, alto 144 metri.

03 luglio 2011

Cuba: via libera alla compravendita di auto e case?

Il quotidiano cubano Granma, a pagina 5 dell'edizione del 1 luglio 2011, con due articoli, ha informato che durante la scorsa riunione del Consiglio dei Ministri sono state presentante le proposte di legge per semplificare le procedure relative alla compravendita di case e di automobili, così come stabilito nelle linee guida dello scorso congresso di aprile del PCC. 
Per quanto riguarda le auto, attualmente, sono di libera vendita solo quelle immatricolate prima del 1959. Circa le case, invece, la vigente normativa prevede esclusivamente la permuta tra immobili di pari valore. Per entrambi i settori, una volta approvate le proposte di legge, probabilmente entro la fine dell'anno, i cambiamenti saranno veramente epocali.

17 novembre 2010

XIII Settimana della Cultura Italiana

Ecco il programma della Settimana della Cultura Italiana all'Avana,prevista da lunedì 22 novembre a domenica 28. Interessantissima la Decima Tavola Rotonda sull'emigrazione e la presenza italiana a Cuba, promossa dal prof. Domenico Capolongo.


16 novembre 2010

491 candelline per l'Avana!


L'Avana, fondata ufficialmente il 16 novembre 1519, dall'allora governatore dell'isola Diego Velazquez, con il nome di Villa de San Cristóbal de La Habana, compie oggi la veneranda età di 491 anni!
L'Anniversario sarà celebrato con mostre e concerti, oltre alla tradizionale "cerimonia" al Templete, dove, 491 anni fa, secondo la tradizione, sotto l'albero di Ceiba, fu celebrata la prima messa e scelto il primo "cabildo", ovvero il governo locale composto dai rappresentanti dei tre poteri spagnoli: militare, civile e religioso.
Ogni anno, dalla mezzanotte del 15 novembre alla mezzanotte del 16, per 24 ore consecutive, in occasione del compleanno dell'Avana, lunghe file di persone, tra cui anche numerosi turisti, si recano sotto l'albero di ceiba del Templete per un antico rituale portafortuna che consiste nel compiere tre lenti giri antiorari intorno al tronco, toccandolo senza parlare ed esprimendo tre desideri, uno per ogni giro completato.
Naturalmente, non è la ceiba originale di quasi cinque secoli fa, ma è un giovane albero piantato nel 1959.



08 novembre 2010

Bed and breakfast da Stefano

di Stefano Pasqualon


Cari amici, con il permesso dell’Esimio Direttore, Gran.Uff. Lup.Mannar., a volte tornano e per fini del tutto particular.
Approfittando della nuova legge che entrerà in vigore in gennaio, ma è già stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, dopo anni di studio ed indecisioni, abbiamo deciso d’aprire anche noi un piccolo bed and breakfast. In questa serie di disposizioni emanate per regolarizzare il lavoro e la previdenza sociale, rientrano varie occupazioni riguardanti i lavoratori indipendenti, i liberi professionisti, insomma, per dirla alla cubana, por cuenta propria. Nel pacchetto di leggi s’incontra anche la Risoluzione riguardante il regolamento sull’affitto dell’abitazioni, delle camere e degli spazi. Un aspetto comune è sicuramente quello di far emergere il sommerso. La regolamentazione di questi mestieri prevede infatti il pagamento d’imposte e contributi e futuri trattamenti pensionistici. Si va dall’acquaiolo al conduttore di bicitaxi, passando per il tagliatore di palme ed il venditore di figure in gesso. Insomma, di tutto e di più.
Bene, per quanto riguarda il nostro piccolo gruppo familiare, si è trattato d’allestire una camera con bagno nella parte retrostante della nostra casa coloniale. Come vedete, abbiamo inserito una foto in bianco e nero della nostra bella città ed in particolare della calle Linea. L’immagine è del 1953, ma non è cambiata molto ed ancora adesso si possono osservare parcheggiate davanti all’entrata di casa nostra qualche vecchia automobile americana (i famosi almendrón). Saremo felici di poter aiutare i viaggiatori che desiderano scoprire e condividere l’Avana in un ambiente familiare, come punto di partenza per conoscere tutta l’affascinante Cuba. Qui potremo offrire le dritte giuste non solo in italiano, ma anche in spagnolo, inglese, tedesco e francese. I nostri amici avranno la possibilità di degustare pietanze cubane e il miglior caffè del Vedado, seduti sulla terrazza di questa movimentata Avenida, ma, se la nostalgia diventerà così forte, anche un buon piatto di spaghetti.Vi aspettiamo ed appuntatevi l’indirizzo completo, non si sa mai:
calle Linea 1004, entre 10 y 12, Vedado, Plaza de la Revolución, L’Avana, Cuba, telefono 0053-7-8369259 (Stefano e Deynis). E-mail: linea1004@yahoo.it

02 agosto 2010

L'Avana ritorna ad essere L'Avana....


Cambia la divisione amministrativa delle province cubane, che da 14 passano ad essere 15. Le novitá riguardano proprio le due province dell'Avana: Ciudad de La Habana e La Habana.
La prima, comprendente l'area metropolitana con i municipi di: Boyeros, La Lisa, Playa, Mariano, Plaza de la Revolucion, Centro Habana, La Habana Vieja, Cerro, Diez de Ocutbre, Arroyo Naranjo, San Miguel del Padron, Cotorro, Guanabacoa, Regla e Habana del Este, riacquista lo storico nome de "L'Avana".

La seconda invece, comunemente conosciuta a Cuba come "Avana campo", viene suddivisa in due province: Artemisa, con a capoluogo l'omonina cittadina e comprendente i municipi di Caimito, Guanajay, Mariel, San Antonio de los Baños, Guira de Melena, Alquizar e Bauta, oltre a Bahia Honda, Candelaria e San Cristobal, sino ad oggi appartenenti alla provincia di Pinar del Rio; e Mayabeque, con capoluogo a San José de las Lajas e comprendente i municipi di Santa Cruz del Norte, Jaruco, Madruga, Nueva Paz, San Nicolas, Guines, Melena del Sur, Batabanó, Quivican e Bejucal.
Scompare anche il municipio di Varadero assorbito da quello di Cardenas.

20 giugno 2010

Auguri a tutti i papà

(Foto: Kaloian Santos Cabrera - Juventud Rebelde)


Oggi a Cuba, si festeggia "el Día de los Padres", ovvero la nostra Festa del Papà. In Italia ed in appena altri 7 paesi del mondo (Andorra, Bolivia, Honduras, Liechtstein, Portogallo, Spagna e Svizzera) la data scelta è quella del 19 marzo, giorno di San Giuseppe, padre putativo di Gesù.
A Cuba, invece, l'occasione, come in altre 47 nazioni che seguono la tradizione statunitense, si celebra la terza domenica di giugno.
A differenza dell'Italia, dove gli auguri vengono dati e ricevuti esclusivamente in ambito familiare, a Cuba, come succede anche per la Festa della Mamma, gli auguri vengono dati e ricevuti un po' da tutte le persone che si incontrano nella giornata: vicini, colleghi di lavoro, commesse, etc. Insomma, a fine giornata, i "Felicidades papà" ricevuti sono davvero tanti.
Il "Día de los Padres" è stato celebrato a Cuba, per la prima volta, il 19 giugno 1938, per iniziativa della grande poetessa e pittrice cubana Dulce Maria Borrero de Luijàn.

08 maggio 2010

Chicharrones de puerco...

Chi conosce Cuba li ha mangiati, sono i "chicharrones": sembrerebbe facile prepararli ma non è così... Non saranno sicuramente salutari... ma è impossibile farne a meno!

16 novembre 2009

L'Avana festeggia i suoi 490 anni


L'Avana, fondata ufficialmente il 16 novembre 1519, dall'allora governatore dell'isola Diego Velazquez, con il nome di Villa de San Cristóbal de La Habana, compie oggi la veneranda età di 490 anni!
L'Anniversario sarà celebrato con l'inaugurazione di edifici storici restaurati, concerti, gare sportive e la tradizionale "cerimonia" al Templete, dove, 490 anni fa, secondo la tradizione, sotto l'albero di Ceiba, fu celebrata la prima messa e scelto il primo "cabildo", ovvero il governo locale composto dai rappresentanti dei tre poteri spagnoli: militare, civile e religioso.
Ogni anno, dalla mezzanotte del 15 novembre alla mezzanotte del 16, per 24 ore consecutive, in occasione del compleanno dell'Avana, lunghe file di persone, tra cui anche numerosi turisti, si recano sotto l'albero di ceiba del Templete per un antico rituale portafortuna che consiste nel compiere tre lenti giri antiorari intorno al tronco, toccandolo senza parlare ed esprimendo tre desideri, uno per ogni giro completato.
Naturalmente, non è la ceiba originale di quasi cinque secoli fa, ma è un giovane albero piantato nel 1959.


21 ottobre 2009

Cambio Euro - Cuc

La forte ripresa dell'euro sul dollaro - nel pomeriggio di oggi ha sfondato la quoda di 1,5 USD, con valori che non si vedevano dall'agosto 2008 - ha rivaluto la moneta europea anche nei confronti del CUC.
Come possiamo vedere, infatti, dal sito del Banco Metropolitano dell'Avana, l'euro viene cambiato oggi a 1,33971 CUC.

20 ottobre 2009

Marco Baccin nuovo ambasciatore a Cuba

Marco Baccin (nella foto al centro) e' il nuovo ambasciatore d'Italia a L'Avana. La nomina, recentemente deliberata dal consiglio dei ministri, e' stata resa nota dalla Farnesina, a seguito del gradimento del governo interessato.
Nato a Roma nel 1947, Baccin si laurea in scienze politiche all'Universita' di Roma nel 1973 ed entra in carriera diplomatica nel 1975. Tra gli incarichi ricoperti nel corso della carriera, dopo un periodo alla Direzione Generale Emigrazione, dal 1979 al 1981 e' vice console a Metz.
Dopo un periodo alla Direzione Generale Affari Economici, dal 1983 e' a Montevideo, dove e' confermato Consigliere nel 1986.
Rientrato a Roma, Baccin dal 1986 e' alla Direzione Generale Affari Politici. Dal 1991 presta servizio a Madrid per poi rientrare a Roma, nel 1996, alle dirette dipendenze del Direttore Generale degli Affari Economici. Dal 1997, e' Capo Segreteria della stessa Direzione Generale e dal 1998 e' a Capo della Segreteria particolare del Sottosegretario di Stato.
Nominato ministro plenipotenziario nel 2000, Baccin e' collocato fuori ruolo per prestare servizio presso il Comune di Roma quale Consigliere Diplomatico del Sindaco nel 2001.
Nominato Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica nel 2005, dal 2006 e' a Capo della Segreteria particolare del Vice Ministro. Dal 2008 e' alle dirette dipendenze del Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo per poi divenire coordinatore per l'azione della Cooperazione allo Sviluppo finalizzata al raggiungimento degli obiettivi del Millennio sanciti dalle Nazioni Unite (ASCA).

05 ottobre 2009

Come trasferirsi e lavorare a Cuba? (2)



Viste le richieste, traquillizziamo i lettori che, nonostante sia trascorso più di un anno dalla pubblicazione, rimangono ancora valide le indacazioni contenute nel post "Come trasferirsi e lavorare a Cuba?", che riporto nuovamente, apportando piccole correzioni.


Sono già tante le e-mail che ci sono arrivate, da parte dei lettori che, spinti magari dall’amore o la passione, ci chiedono come trasferirsi a Cuba, come trovare un lavoro o iniziare un’attività imprenditoriale.
E' un passo da valutare bene e non è così facile, ma cercherò di analizzare le possibili soluzioni, come già fatto nelle numerose risposte sul tema.
Com’è noto, il normale visto turistico permette un soggiorno a Cuba non superiore ai 60 giorni. Il visto familiare, invece, rilasciato dall’Ambasciata o dal Consolato, consente una permanenza a Cuba fino a 90 giorni. Chi è sposato con un cittadino cubano titolare di P.R.E. (Permesso di residenza all’estero), arrivando a Cuba insieme al coniuge, può prorogare il visto familiare A-2, ogni 3 mesi, fino ad un massimo di 11 mesi e 29 giorni, sempre che si abbiano entrate sufficienti per vivere quasi un anno senza lavorare.

Per poter risiedere e lavorare a Cuba c’è bisogno o della “Residenza Permanente” o della “Residenza Temporale”
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Parliamo prima della “Residenza Permanente”, va richiesta all’Ambasciata in Italia, presentando un formulario, riempito in spagnolo ed in tutte le sue parti, a cui vanno allegati i seguenti documenti: 1) certificato di nascita, 2) certificato di residenza, 3) Esami radiologici del torace, sierologici e test dell'AIDS, realizzati da non oltre 6 mesi, 4) Attestato di capacità tecnica e pratica, per i maggiori di 16 anni e minori di 60, possono essere certificati di studio, lavoro o pensione, 5) Certificato dei precedenti penali, rilasciato da non oltre 3 mesi, 6) Referenze bancarie, 7) Lettera con motivazione della richiesta, scritta in spagnolo, 8) Due fototessere, 9) Fotocopia del passaporto da autenticare nel consolato esibendo l'originale.
I primi cinque documenti vanno legalizzati in prefettura, tradotti in spagnolo e legalizzati all'Ambasciata Cubana.

La concessione o meno della "Residenza Permanente" verrà comunicata tra i 3 ed i 6 mesi dalla data di presentazione della domanda. In caso positivo verrà rilasciato un visto A-2, per una durata di 30 giorni.

Differente è il caso della "Residenza Temporanea", che viene rilasciata per motivi di studio o lavoro. In questo caso è l'azienda che assume, attraverso l'organismo cubano di appartenenza, o l'Università a richiderla al Dipartimento d'Immigrazione.
Trovare un lavoro, onestamente, non è così semplice. Personalmente ho impiegato quasi un anno. Un inizio può essere quello di contattare le aziende straniere, magari recandosi alla Camera di Commercio di Cuba, ed ovviamente avere le adeguate capacità, sempre che siano disposte ad assumere. Ci sono anche alcuni aziende o istituzioni cubane che assumono cittadini stranieri, come ad esempio nel caso mio e di Stefano. Quasi tutte le università cubane, dipende anche dall'età dello studente, offrono la possibilità di immatricolarsi all'intero corso di laurea o solo a specifiche materie. La validità della "Residenza Temporanea" è legata alla durata del contratto di lavoro o del corso di studi.
Per aprire un'attività imprenditoriale a Cuba, il primo consiglio è quello di chiedere un appuntamento all'Addetto Commerciale della nostra ambasciata all'Avana, che potrà fornire utili chiarimenti sulla normativa o contattare l'Ufficio ICE di Città del Messico, competente per Cuba. Ovviamente, anche in questo caso, può rivelarsi utile contattare la Camera di Commercio di Cuba. Il settimanale Opciones, secondo le necessità, pubblica le richieste delle aziende cubane alla ricerca di partner per le importazioni o le esportazioni. Un altro consiglio sarebbe quello di visitare la Fiera Internazionale dell'Avana 2009, che si svolgerà dal 2 all'7 novembre, non si sa mai...

E' chiaro che, in ogni caso, c'è bisogno di capitali, avere competenza ed un valido progetto da sottoporre alle autorità cubane.

02 ottobre 2009

Il Gran Hotel Trotcha

I resti della bellissima facciata, oggetto del precedente post, appartenevano al Gran Hotel Trotcha, sicuramente uno degli alberghi più eleganti dell’Avana di fine ‘800.
Fu fatto costruire dal catalano Buenavuentura Trotcha Formaguera, arrivato a Cuba nel 1850 e dedito al commercio fino al 1880. Da questa data si dedicò, invece, alla compravendita di terreni dove costruiva lussuose residenze da vendere alle ricche famiglie dell'Avana che gradualmente si stavano spostando dal Cerro verso El Vedado.
E proprio sul terreno sito all’intersezione delle strade Calzada e 2, acquistato dal Conte de Pozos Dulces, costruì per la sua famiglia una lussuosa residenza nelle vicinanze del mare.
Nel 1886, terminati i lavori, il catalano pensò però di trasformare i giardini ed alcuni saloni in sede della "Sociedad del Vedado", da lui fondada, dove si servivano i migliori piatti nella cucina spagnola, creola e francese.
Nel 1890 Don Buenaventura adattò i piani superiori ad hotel, dotandolo di 20 stanze, una suite, servizi sanitari, bagni comuni, cucina e bar-ristorante, il tutto circondato da preziosi giardini. Il tetto era di legno e tegole francesi mentre le finestre esteriori avevano vetri policromi con inferriate di ferro battutto. Nasceva cos¡ il "Gran Hotel Trotcha".
Nel 1902 il catalano decise di ampliare l’hotel e costruì un nuovo blocco su un terreno vicino. L’edificio, di due piani in legno, venne chiamato El Eden.
Nel 1904 fu ampliato nuovamente con la costruzione dell’edificio Washington, una struttura in muratura alta tre piani.
Il Gran Hotel Trotcha funzionò fino alla crisi degli anni trenta, quando venne trasformato in una pensione con 60 stanze. Nel 1986, un incendio lo distrusse completamente, lasciandoci solo pochi resti.
Sul ceneri del vecchio hotel, è proprio il caso di dirlo, dovrebbe sorgere, conservandone la facciata costruita nel 1886, il nuovo l'Hotel Trotcha. Il concorso per l'affidamento della progettazione, di cui in basso possiamo vedere un elaborato, è stato vinto, nel 2007, dagli architetti cubani José Antonio Choy e Julia León.