26 agosto 2008

L'Oriental Park di Marianao

L'Havana-American Jockey Club "Oriental Park", ovvero l'ippodromo più famoso dell'Avana, fu inaugurato il 14 febbraio 1915, nel quartiere Los Quemados, del municipio di Marianao, nelle immediate vicinanze dell'allora Calzada de San Francisco, oggi calle 100, precisamente calle 108 e 63.

Tra i fondatori e primi presidenti ci furono, John McEntee Bowman, proprietario del Westchester Country Club di Rye, New York e presidente della Bowman-Biltimore Hotel Corporation, a quei tempi proprietaria anche dell'Hotel Sevilla dell'Avana, e Harry D. "Curly" Brown, uomo d'affari, allevatore di cavalli da corse e comproprietario anche degli ippodromi Arlington Park di Chicago, Tia Juana di Tijuana, Messico, e del Laurel Park di Baltimore, Maryland.

L'ippodromo fu definito tra i "migliori delle Americhe" e sicuramente fu il preferito delle scuderie nordamericane che, nei mesi invernali, portavano i purosangue a svernare, approfittando delle miti temperature di Cuba.

L'Oriental Park non fu scenario solo di corse di cavalli, ospitò il campionato di baseball cubano 1915/16 e numerosi incontri di pugilato. Tra i più noti c'è, sicuramente, quello tra l'afroamericano Arthur John "Jack" Johnson, campione dei pesi massimi, e lo sfidante bianco Jess Willard. L'incontro, che si svolse il 5 aprile 1915 davanti a 30mila spettatori, fu vinto da Willard che, al round 26, con un destro, fulminò Johnson. Il giornalista cubano Ciro Bianchi Ross ci svela, però, un retroscena: Johnson aveva venduto l’incontro per la favolosa somma di 30mila dollari.

Il Jockey Club Oriental Park disponeva anche di un lussuoso ristorante, dove si esibivano dal vivo gli artisti più in voga del momento.

La mafia italo-americana, con Meyer Lansky, alla fine degli anni '30 ancora luogotenente di Lucky Luciano, prese il controllo della struttura, come ci racconta lo storico inglese Robert Lacey, nel suo libro "Little Man: Meyer Lansky and the Gangster Life".

Il proprietario, ufficialmente, era il deputato Indalecio Pertierra, che inoltre controllava il Cabaret Montmartre del Vedado, come scrive la giornalista Katherine Hirschfeld, nel suo libro “Health, Politics, and Revolution in Cuba Since 1898”, «Meyer Lansky e i suoi subordinati controllavano i casinò del Jockey Club e del Cabaret Montmartre insieme a cubani come il parlamentare Indalecio Pertierra». Lo stesso Pertierra aveva ricevuto da Lucky Luciano e Frank Costello - svela la giornalista - una tangente di 50mila dollari per il controllo del casinò dell'Hotel Presidente.

E sempre Pertierra che, dopo un fallito attentato a Lucky Luciano nel dicembre del 1946, ottenne che la Polizia del Palazzo Presidenziale assegnasse al capo di tutti i capi due guardaspalle.

Lo scrittore cubano Enrique Cirules, raccogliendo l'inedita testimonianza di un collaboratore di Lansky, ci racconta nel suo "La vida secreta de Meyer Lansky en la Habana", che l'ormai indiscusso re della mafia a Cuba, era solito pranzare al ristorante del Jockey Club dell'Oriental Park.

(In alto una foto del 1921 dell'Oriental Park. Sopra il Jockey Club)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ti offro uno spunto forse off topic,ma hai notizie dettagliate su "cara cortada"?

Massimo Barba ha detto...

Sono tanti i possibili riferimenti a "cara cortada" (Al Capone, Allá ellos di Chavarria, Scarface) che non riesco a capire a cosa ti riferisci.

Anonimo ha detto...

scarface esule cubano a miami se non erro