05 giugno 2008

... e chi di loro l'avrebbe pensato!

Continuo nelle mie camminate mattutine accompagnando le terribili a scuola.
Se siete in giro a cercare qualcosa nei negozi prima o poi vi diranno d’andare a vedere al supermercato di “11 y 4” che si trova in quell’angolo del Vedado.
In questa quadra habanera viveva, o almeno aveva il domicilio legale, uno dei più potenti signori della città degli anni ‘50.
Infatti, in calle 4 numero 251 angolo con 11, la casa di fronte alla tienda apparteneva a Julio Lobo Olavarría, probabilmente il numero 1 dei ricchi, almeno come fortuna personale. Era proprietario di zuccherifici, magazzini, una banca (il Banco Financiero), una compagnia aerea ed una di navigazione, un’agenzia d’assicurazioni ed una compagnia petrolifera. Era nato in Venezuela da una famiglia d’origine ebrea convertitasi al cattolicesimo. Arrivato a Cuba da giovane aveva dapprima curato gli interessi paterni, laureandosi ingegnere agronomo negli Stati Uniti. Era un uomo con una memoria formidabile che nella sua vita s’interessò d’arte ed in particolare all’opera di Napoleone, tanto da diventare uno dei maggiori collezionisti di tutti i tempi, come dimostra la sua raccolta che si trova nell’odierno Museo Napoleonico. Non era interessato alla politica, ma comunque subì nel ’46 un gravissimo attentato e pare che il mandante fosse un ministro. In seconde nozze si sposò con una donna bellissima, la tedesca Gilda Kruger, che sembra abbia goduto dei favori dello stesso Hitler. Il matrimonio durò poco, ma costò a Lobo un milione di dollari. La casa ora appartiene al Ministero della Cultura.
All’altro lato della strada, proprio dove ora si trova il negozio, aveva la residenza sua sorella Helena Lobo Olavarría, sposata con Mario Montoro Saladrigas, un'altra coppia milionaria.
Passata la scuola elementare, alla cui costruzione collaborò anche il Che, arrivati già in calle 13, al numero 851, troviamo la casa di Francisco Taquechel Mirabal, proprietario della famosa farmacia di calle Obispo, all’Avana Vecchia.
Proseguendo per 13, costeggiamo i giardini della casa di Ernesto Sarrá Hernández, imprenditore, proprietario, oltre di moltissimi immobili sparsi per la città, della più grande ed antica drogheria, sita in Teniente Rey, all’Avana Vecchia, e della seconda automobile cubana. La casa occupa quasi tutto l’isolato e confina con la parte retrostante della villa di Lobo ed ospita, pensate quindi alla grandezza, gli uffici del Ministero della Cultura. Queste case non sono visitabili, ma se ci date un occhio da fuori vi fate un’idea, il resto, alla fantasia.

4 commenti:

Massimo Barba ha detto...

Caro Stefano, interessantissimo il tema! Una preghiera, per chi non vive a Cuba o - come me al Vedado - di accompagnare i tuoi articoli da foto!
:-D

Anonimo ha detto...

Perché non ci invii una foto della "mansion" del ricchiessimo Julio Lobo Olavarría?!?

Anonimo ha detto...

Cari amici,il Direttore mi manda in giro senza camara fotografica; diciamo che non è tirchio, ma parsimonioso. La casa da fuori da l'idea, ma il signor LOBO viveva con caperucita roja anche nei suoi centrales, in particolare nel Tinguaro.Appena posso obbedisco e scatto una foto. Stefano.

Massimo Barba ha detto...

Caro Stefano, il libro che sto leggendo "En Cuba - Tercer tiempo", che raccoglie gli articoli scritti da Enrique de la Osa, tra il 1952 e il 1954, per Bohemia, c'è ne uno su Julio Lobo Olavarría.
Racconta il giornalista che il nostro Lobo regalò ai suoi genitori, in occasione delle nozze d'oro, ben 12 piatti d'oro massiccio... se vi sembra poco!!!