02 ottobre 2009

Il Gran Hotel Trotcha

I resti della bellissima facciata, oggetto del precedente post, appartenevano al Gran Hotel Trotcha, sicuramente uno degli alberghi più eleganti dell’Avana di fine ‘800.
Fu fatto costruire dal catalano Buenavuentura Trotcha Formaguera, arrivato a Cuba nel 1850 e dedito al commercio fino al 1880. Da questa data si dedicò, invece, alla compravendita di terreni dove costruiva lussuose residenze da vendere alle ricche famiglie dell'Avana che gradualmente si stavano spostando dal Cerro verso El Vedado.
E proprio sul terreno sito all’intersezione delle strade Calzada e 2, acquistato dal Conte de Pozos Dulces, costruì per la sua famiglia una lussuosa residenza nelle vicinanze del mare.
Nel 1886, terminati i lavori, il catalano pensò però di trasformare i giardini ed alcuni saloni in sede della "Sociedad del Vedado", da lui fondada, dove si servivano i migliori piatti nella cucina spagnola, creola e francese.
Nel 1890 Don Buenaventura adattò i piani superiori ad hotel, dotandolo di 20 stanze, una suite, servizi sanitari, bagni comuni, cucina e bar-ristorante, il tutto circondato da preziosi giardini. Il tetto era di legno e tegole francesi mentre le finestre esteriori avevano vetri policromi con inferriate di ferro battutto. Nasceva cos¡ il "Gran Hotel Trotcha".
Nel 1902 il catalano decise di ampliare l’hotel e costruì un nuovo blocco su un terreno vicino. L’edificio, di due piani in legno, venne chiamato El Eden.
Nel 1904 fu ampliato nuovamente con la costruzione dell’edificio Washington, una struttura in muratura alta tre piani.
Il Gran Hotel Trotcha funzionò fino alla crisi degli anni trenta, quando venne trasformato in una pensione con 60 stanze. Nel 1986, un incendio lo distrusse completamente, lasciandoci solo pochi resti.
Sul ceneri del vecchio hotel, è proprio il caso di dirlo, dovrebbe sorgere, conservandone la facciata costruita nel 1886, il nuovo l'Hotel Trotcha. Il concorso per l'affidamento della progettazione, di cui in basso possiamo vedere un elaborato, è stato vinto, nel 2007, dagli architetti cubani José Antonio Choy e Julia León.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ce ne hai messo di tempo... non lo sapevi nemmeno tu!

Anonimo ha detto...

E alla fine la nostra curiosità è stata appagata, come sempre con dovizia di particolari. Grazie Massimo per i tuo piccoli scorci sul passato Cubano che ci permettono di intravedere la vita e i fasti dell'Habana dei tempi andati.
Ciao, Massimo

Nicola Scalera ha detto...

Grazie Max per il segreto svelato ... ORA, in che zona stanno i resti che c'hai segnalato? ... così alla prossima visita all'Havana potrò metterlo nelle rilassanti passeggiate cuhane ... Saluti, Nick