23 gennaio 2009

Ricerca a freddo

di Stefano Pasqualon

Vestiti un po' più pesanti del solito per l'improvvisa ondata di freddo, abbiamo fatto una ricerca sul campo sui ristoranti del post precedente, con delle conferme e qualcosa di “nuovo”.

Non siamo passati dal Club Palermo, ma abbiamo constatato di persona che il Rancho Luna di L era effettivamente una delle due succursali della Piccola Italia. Ci siamo poi spostati in Consulado ed abbiamo visto che l'altra pizzeria è diventata un asilo. Abbiamo cercato inutilmente il “Frascati”, ma quell'isolato è stato abbattuto ed ora, più o meno, si trova una parte dell'hotel Parque Central. Spostatici nel Vedado, siamo entrati al “Montecatini” (ora con due T), che sicuramente ha perso il suo fascino.
Proseguendo nel Vedado, siamo scesi in Calzada ed ora il “Sorrento” è diventata una casa. Se ne intravede ancora la bellezza della costruzione e gli attuali condomini, avaneri gentili ed ospitali, ci hanno fatto vedere le arcate interne e raccontato dei balconcini, ora scomparsi, che davano un tocco in più a questo edificio che assomiglia vagamente ad un piccolo castello. L'entrata su Calzada è stata ora murata ed è difficile credere che sia stata una pizzeria.

La calle 20 non ha perso però il suo fascino, con case in stile andaluso, o meglio, sorrentine. Questo ristorante-pizzeria aveva un temibile concorrente in calle 22, dove si trovava il ristorante di specialità marinare “Las Culebrinas”. Ora è la sede del maggior fornitore di pesce cubano, ma Enrique Cirules nel suo “La vida di Meyer Lansky en La Habana” (Edizioni Ciencias Sociales, La Habana) ci racconta che era frequentato addirittura da Meyer Lansky.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

uno spunto per voi,tra punta brava e caimito,poco fouri l'avana molti mi hanno indicato la finca di raul,è vero che è li ?

Anonimo ha detto...

tu madre!