Le “pipas”, ovvero le autocisterne, che quasi tutti i fine settimana sono dislocate nei punti strategici dei vari quartieri della Capitale, distribuendo per pochi pesos in moneta nazionale bibite gassate e birra, sembra siano destinate a scomparire o a ridursi sensibilmente nel corso del 2008.
Discorso simile per il rum che, ancora oggi, viene venduto sfuso, ad un prezzo più che popolare e più o meno annacquato, secondo l’onestà degli addetti, nelle bodegas dell’Avana.
Non scomparirà né il rum né le bibite, semplicemente verranno vendute alla popolazione già "confezionati". Lo ha spiegato Romeo Pèrez Parra, direttore dell’Union de Bebidas e Refrescos, al settimanale “Trabajadores”. Nel corso del 2008 si imbottiglierà il 70% del rum prodotto per arrivare al 100% nel 2009. Attualmente, il rum sfuso raggiunge la quantità di 10 milioni di litri, di cui il 59% venduto all’Avana.
Mi vedo costretto a dover smentire sul tema l'agenzia AFP con il dispiacere degli amici del Barrio de Cuba, quello imbottigliato non sarà il popolarmente detto "chispa de tren", che – come è noto – è un alcool prodotto in maniera casalinga, ma semplicemente il rum di trasformazione industriale che, fino ad ora, veniva venduto sfuso.
La decisione è stata motivata dalla volontà di «ridurre la reale possibilità di reati nella vendita e distribuzione», leggesi “operazione acqua”.
Già ci sono in commericio diverse marche di rum vendute in moneta nazionale: Bocoy, Ronda, Pinella, El Valle, Galeon ecc, il cui prezzo si aggira intorno ai 50 pesos.
Per quanto riguarda le bibite è prevista un aumento della distribuzione in “borse” plastiche, con l’acquisto di 36 macchine riempitici, 16 per il 2008 e 20 per il 2009. La produzione dovrebbe raggiungere i 150 milioni di borse annue, riducendo al 15% il volume di bibite vendute sfuse con le “pipe”. «I sacchetti – ha spiegato il funzionario – saranno venduti in moneta nazionale ad un prezzo molto accessibile».
Per las "pipas de cerveza", fino ad ora, nessuna notizia.
Discorso simile per il rum che, ancora oggi, viene venduto sfuso, ad un prezzo più che popolare e più o meno annacquato, secondo l’onestà degli addetti, nelle bodegas dell’Avana.
Non scomparirà né il rum né le bibite, semplicemente verranno vendute alla popolazione già "confezionati". Lo ha spiegato Romeo Pèrez Parra, direttore dell’Union de Bebidas e Refrescos, al settimanale “Trabajadores”. Nel corso del 2008 si imbottiglierà il 70% del rum prodotto per arrivare al 100% nel 2009. Attualmente, il rum sfuso raggiunge la quantità di 10 milioni di litri, di cui il 59% venduto all’Avana.
Mi vedo costretto a dover smentire sul tema l'agenzia AFP con il dispiacere degli amici del Barrio de Cuba, quello imbottigliato non sarà il popolarmente detto "chispa de tren", che – come è noto – è un alcool prodotto in maniera casalinga, ma semplicemente il rum di trasformazione industriale che, fino ad ora, veniva venduto sfuso.
La decisione è stata motivata dalla volontà di «ridurre la reale possibilità di reati nella vendita e distribuzione», leggesi “operazione acqua”.
Già ci sono in commericio diverse marche di rum vendute in moneta nazionale: Bocoy, Ronda, Pinella, El Valle, Galeon ecc, il cui prezzo si aggira intorno ai 50 pesos.
Per quanto riguarda le bibite è prevista un aumento della distribuzione in “borse” plastiche, con l’acquisto di 36 macchine riempitici, 16 per il 2008 e 20 per il 2009. La produzione dovrebbe raggiungere i 150 milioni di borse annue, riducendo al 15% il volume di bibite vendute sfuse con le “pipe”. «I sacchetti – ha spiegato il funzionario – saranno venduti in moneta nazionale ad un prezzo molto accessibile».
Per las "pipas de cerveza", fino ad ora, nessuna notizia.
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