09 giugno 2008

Neve all'Avana (II parte)

Non tutti ci sono cascati: effettivamente la notizia di una "nevicata all’Avana" è troppo inverosimile per essere creduta.
Si trattò, infatti, di uno scherzo di Alfredo T. Quilez, direttore del settimanale Carteles, ai lettori, in occasione del “Día de lo Inocentes” (il 28 dicembre) del 1932, l’equivalente latinoamericano del nostro pesce d’aprile.
Ecco la verità.
Il direttore aveva inviato il fotografo Pedro Molini a ritrarre il Capitolio ed il Parque Central. Le foto, una volta stampate, erano state ritoccate, a mano, dal disegnatore Adolfo Galindo, che aveva aggiunto la neve. Lo stesso Quilez, poi, aveva scritto l’articolo e inventato, di sana pianta, per dare maggiore credibilità alla notizia, le due note ufficiali dei centri meteorologici.
Sta di fatto che, all’Avana, ancora oggi, c’è chi crede che quel giorno abbia nevicato!
Quello che è sicuro che la temperatura minima, lo stesso giorno della “famosa nevicata all’Avana”, come riportava il quotidiano “Diario del Marina” del 28 dicembre 1932, era alle 12:00 di 17,4 gradi centigradi, effettivamente un po’ pochi per una bufera di neve.

Lo stesso settimanale, nel numero successivo dell’8 gennaio 1933, svelava che si trattava di uno scherzo.
Ad onore della statistica, la temperatura più bassa registrata a Cuba è di 0,6 gradi (Bainoa, L’Avana), il 18 febbraio 1996. (leggi la prima parte)

1 commento:

Anonimo ha detto...

L'avevo detto che era impossibile! Interessante in ogni caso il racconto!