Per solidarietà con Massimo ed in modo che nella mala suerte non si senta solo. Appena ripresomi dall’organizzazione del compleanno di Laura, che ha compiuto 5 anni, con l’invasione dei suoi amici e della famiglia, come sempre una sessantina di persone, lunedì sera, incomincia di nuovo a piovere e con il tatto e la gentilezza che contraddistingue tutte le donne, mia moglie dice la fatidica frase “sta quasi smettendo, perché non vai a prendere il pane”. Per fortuna che monto in macchina (grazie vecchia, anche se sei ormai fuori produzione), perché dopo due isolati si scatena il finimondo. Era dai “gloriosi” tempi del Brennero, quando, appena uscito dalla Scuola di Trieste, mi mandarono a vigilare i “patri confini” dalle invasioni turistiche nordiche, di non vedere a più di dieci centimetri. Praticamente sono entrato in un autolavaggio naturale. I pochi metri per scendere ed andare alla Cadena Cubana del Pan, dove anche di notte si trova il pan suave che tanto piace al mio matriarcato, ed ero già completamente fradicio e l’ombrello della Barby ha potuto far poco contro la natura tropicale. Se questi sono gli antipasti dei prossimi cicloni, prepariamoci a delle belle abbuffate. Percorrendo Linea, ormai allagata, scendevano dalla parte alta del Vedado, dei fiumi. Alla tele, il giorno dopo, il cronista commentava alcune riprese dove dei giovani, attaccati dietro agli autobus, facevano una specie di sci nautico, mettendo a repentaglio le loro vite. Una versione acquatica di uno sport diffuso, quello d’aggrapparsi in bici o con i pattini ai mezzi di passaggio, una pratica che ha già causato qualche morto. Al pomeriggio, sempre sotto la pioggia, una buona notizia: il gentile personale ci fa entrare all’Hotel Presidente a vedere in diretta la partita. Siamo un trio strano, un italiano, Cristian, un traduttore francese-spagnolo e mio nipote, sostenitore del Brasile. Il risultato lo sapete tutti, ma v’invito a visitare il Presidente, un hotel ani ’50, con arredo originale. Al termine della partita, scopro che a tirare con me un sospiro di sollievo c’è un altro italiano, Marco, il cuoco toscano dell’albergo. Piove ancora…
3 commenti:
Caro Direttore, dopo l'invito di un nostro affezionato lettore che ci sprona a proseguire nella linea editoriale decisa, ora addirittura smentiamo l'AFP, alla faccia del bicarbonato!Bene, ci saranno i sacchetti etilici, non male come soluzione. Il suo umile correttore di bozze (nel significato veneto, cioè di bottiglie,in questo caso di rum,) Stefano
La piscina del Presidente è sempre a 5 CUC con 5 CUC da consumare ????
Tio Gigi, che io sappia, alla piscina del Presidente non si può accedere, la usa solo lui. :-D
Per quella dell'hotel Presidente aspettiamo Stefano cosa ci dice.
Un abbraccione da Cuba a tutto il familion!
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