12 luglio 2008

Vota Antonio... Beruff Mendieta


Tra i vari aneddoti della vita politica cubana degli anni precedenti la Rivoluzione, c’è ne uno che – senza usare mezzi termini – lascia letteralmente senza parole…
Il protagonista della nostra storia è Antonio Beruff Mendieta, sindaco dell’Avana dal 1936 al 1942. “Ñico”, come lo chiamavano affettuosamente amici e familiari, puntava però ad uno scranno di senatore della Repubblica. Fatti un po’ i conti, con l’aiuto di collaboratori vari, c’era bisogno, per affrontare le spese della campagna elettorale, di mettere insieme circa 100mila pesos.
Il nostro “Ñico”, invece di fare ricorso alle finanze personale, com’è in voga tra i politici di molti paesi del mondo, pensò bene di affidarsi a quelle dell’erario municipale.
Fu così che propose, al consiglio comunale, la costruzione di una biblioteca pubblica, da costruirsi sui terreni del Parco Trillo, nel quartiere Cayo Hueso dell’odierno municipio Centro Avana.
Com’era da aspettarsi, la proposta – visto il grande vantaggio per la comunità - fu approvata all’unanimità con un finanziamento di 70mila pesos. La somma – come risultava dai libri dell’economato – fu impiegata per l’acquisto dei libri, il pagamento dei materiali da costruzione, dell’impresa appaltatrice e dei progettisti.
L’opera, almeno sulla carta, era terminata, anche se in realtà i lavori non erano mai cominciati, perché i 70mila pesos erano stati utilizzati completamente dal nostro per sostenere le spese della campagna elettorale.
A “Ñico” Beruff Mendieta, nel frattempo eletto senatore, purtroppo i 70mila non erano bastati, aveva bisogno ancora di 30mila pesos per raggiungere i 100mila che – come previsto - aveva speso tra pubblicità, incontri e regalie varie.
Il problema doveva essere risolto ed in tempi brevi. Si scoprì, così, che la biblioteca – anche se mai costruita - aveva dei difetti strutturali e, pertanto, per salvaguardare l’incolumità dei vicini, era necessario demolirla.

Il consiglio comunale, anche questa volta, sempre ed esclusivamente per il bene della cittadinanza, approvò la demolizione della biblioteca, stanziando – guarda un po’ – la somma di 30mila pesos… e poi dice che uno si butta a sinistra...

2 commenti:

Elio ha detto...

Sembra una storia dei nostri giorni,senza dover attraversare l'oceano,per incontrarla.

E' in arrivo la ns.Monica,accoglila in quel di Cuba.
Saluti

pumario ha detto...

Sono le 16.08, Monica si è imbarcata e domani la conoscerai. Quando vi farete un bel mojito ricordatevi di noi (Freccia, Elio, Mario e tutti gli abitanti dello zoo del "CUBALIVE"), grazie!